Tiziana ha voluto illustrare nel suo dipinto
l'articolo 5 della
Dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo, in cui
si afferma che nessuno pu� essere sottoposto a tortura,
n� a pene o a trattamenti crudeli. L'autrice, che ha
fatto propria la
battaglia
contro la pena di morte condotta
dalla Comunit� di Sant'Egidio e dal movimento "Gli Amici", � rimasta
particolarmente colpita dalla vicenda di
Johnny
Paul Penry, un disabile condannato a morte
in Texas, con il quale corrisponde per lettera. Per questo
nel suo dipinto
ha voluto rappresentare proprio la storia di Johnny e
ne ha immaginato la felice conclusione.
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l'immagine ingrandita
La storia di Johnny
Tempere e acquerelli su carta
2002
L'opera � il frutto di un anno di lavoro e di sperimentazione
di diverse tecniche pittoriche. La figura di Johnny, che
campeggia in azzurro al centro del dipinto � fortemente
stilizzata. Il volto, che Tiziana conosce attraverso una
fotografia, � caratterizzato da un vistoso paio di occhiali,
mentre il corpo � stato realizzato nei modi propri della
pittura cubista. In alto a sinistra le sbarre della prigione
sono state realizzate con un
collage.
Le figure in verde sulla destra rappresentano i giudici:
Tiziana le ha dipinte utilizzando delle
sagome
pretagliate per superare le difficolt� legate
ad una manualit� non sempre fine. Con questa parte del
dipinto, austera e statica, contrasta quella
sottostante,
ricca di movimento e di colore. La figura di Johnny, realizzata
in oro per sottolineare l'importanza e la solennit� dell'evento,
esce dalla porta del carcere accolta da una piccola folla
festante.
Tiziana ha saputo creare un'opera di grande efficacia simbolica che, attraverso
l'amicizia per Johnny, esprime l'amicizia per ogni condannato a morte.