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A Roma (Complesso del Vittoriano), fino all'8 febbraio, � possibile visitare una bella mostra dedicata ad un grande artista, disabile, della fine dell'800. Si intitola "Toulouse Lautrec, uno sguardo dentro la vita". |
La storia di Toulouse Lautrec
Toulouse Lautrec. Uno sguardo dentro la vita
Dall'11 ottobre 2003 all'8 febbraio 2004
Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali), Roma
Orario:
dal luned� al gioved�: 9.30 - 19.30;
venerd� e sabato: 9.30 - 23.30
Domenica: 9.30 - 20.30
Info: Tel. 06/6780664
Ingersso gratuito per le persone disabili.
Per i gruppi � consigliabile chiamare per preavvertire. |
Henri Marie Raymond de Toulouse Lautrec Montfa apparteneva ad una delle famiglie pi� antiche dell'aristocrazia di Francia, come si capisce dai molti nomi.
Era nato ad Albi nel 1864 e una malattia molto seria alle ossa lo costrinse all'immobilit� per lunghi periodi, quando era ancora bambino, e gli procur� un handicap fisico a motivo del quale si ferm� la sua crescita. Per camminare si cominci� ad aiutare con un bastone.
Mentre la sua famiglia avrebbe voluto nascondere il suo handicap Toulouse decise che era meglio accettarlo, magari con ironia. Quando ebbe finito il liceo non volle piegarsi, come avrebbe voluto la famiglia, a rimanere chiuso in una delle sue belle case a dipingere, ma volle recarsi a Parigi e conoscere il mondo. Egli non aveva certo bisogno di lavorare perch� era molto
ricco, ma inizi� a dipingere perch� con il pennello voleva comunicare cose importanti.
La contessa di Toulouse Lautrec,
la madre, 1883
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Giovane donna
con guanti, 1901
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A Parigi, nel quartiere di Monmartre inizi� a fare una vita un po' sregolata.
In quegli anni Montmartre era un quartiere della periferia di Parigi e ci abitavano le persone pi� diverse: artisti, ballerine, famiglie molto povere e ricchi in cerca di avventure. Toulouse per�, anche se ricco, cerc� di capire la gente che incontrava ed aveva amici tra i poveri e tra i ricchi.
Era un uomo dalle idee aperte: quando scoppi� l'affare Dreyfus, un famoso processo in cui fu accusato ingiustamente un ufficiale ebreo, egli fece le illustrazioni per un libro in difesa degli ebrei, mentre tutta la sua famiglia e in generale i nobili tra cui era cresciuto, erano assolutamente schierati contro gli ebrei.
Autoritratto in caricatura, 1882 |
La sua breve esistenza -mor� ad appena 37 anni- fu segnata dalla malattia e, pi� tardi, dall'alcolismo. Ma era uno spirito giocoso e capace di trarre ispirazione per i suoi dipinti da tantissime cose che vedeva e soprattutto dalle persone che incontrava.
I ritratti che egli fece ad amici o personaggi noti di Parigi, sembravano a volte delle caricature: in realt� era come se egli riuscisse a svelare quello che la gente di solito cerca di nascondere: la vanit�, l'avidit�, le debolezze. Forse proprio perch� egli stesso era debole nel corpo, non aveva paura della debolezza degli altri. Le persone che egli ritrasse perci� non sono sempre belle, a volte si percepisce che erano vanitose o che avevano paura. Questi ritratti mostrano come Toulouse Lautrec fosse capace di comprendere le persone in profondit�. Anche di se stesso fece spesso delle caricature in cui si prendeva in giro.
Questo grande pittore non sopportava di essere giudicato dall'apparenza. Sperava che gli altri che lo guardavano riuscissero ad andare oltre il suo aspetto fisico per scoprire l'uomo intelligente e affettuoso che vi era racchiuso. Ad una signora che lo guardava insistentemente egli infatti disse una volta:
"non guardarmi soltanto, ascolta ci� che ho da dirti".
Toulouse Lautrec è stato soprattutto famoso per i suoi manifesti realizzati con una nuova tecnica di litografia a colori.
Nella mostra sono visibili quelli famosissimi del "Mouline Rouge" e quello de "La Goulue".
Tra i dipinti più belli vi è anche il ritratto della madre "La contessa de Toulouse Lautrec" di cui sa cogliere, in un momento di vita quotidiana, l'estrema riservatezza e la rigida educazione.
Gli altri dipinti ad olio testimoniano invece la sua rete di rapporti con il mondo eterogeneo di
Monmartre: ritratti di aristocratici, ballerine, lavandaie e prostitute.
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