Un po' di storia.
Dal 1997 la Comunità di Sant'Egidio ha cominciato ad
aiutare la Guinea Bissau sostenendo l'ospedale per la cura della
tubercolosi nella città di Bissau, la capitale del paese.
Gli Amici e la
Guinea Bissau
Da
alcuni anni Gli Amici hanno deciso di sostenere l'ospedale
della Comunità di Sant'Egidio in Guinea Bissau
mettendo in vendita le opere di "Abbasso il grigio!" per
aiutarne la ricostruzione. Fino ad oggi sono stati raccolti
più di 50.000 euro che hanno permesso la realizzazione,
fra l'altro, di un ambulatorio pediatrico per la cura
delle malattie respiratorie e della tubercolosi
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La guerra
civile, scoppiata nel 1998,ha purtroppo distrutto
gran parte dell'ospedale,colpendo una struttura molto importante
non solo per il paese, ma per tutta l'Africa Occidentale.
Grazie all'aiuto di vari benefattori e al contributo raccolto
da Gli Amici in occasione della mostra "Abbasso
il grigio!"la
Comunità ha potuto ricostruire l'ospedale, che rappresenta
una grande speranza di guarigione per tutti i malati della Guinea
Bissau, che non avevano un luogo dove potersi curare..
L'ospedale si presenta oggi come una struttura moderna, accogliente,
immersa nel verde. Ospiterà 115 pazienti, di cui circa
trenta bambini, offrendo loro un gran numero di servizi di alta
qualità.
Per prima cosa sono stati riattivati gli ambulatori clinici,
il laboratorio radiologico e il laboratorio di analisi. Entro
breve partirà anche il
programma DREAM , per la cura dell'AIDS,
per il quale sono stati costruiti locali appositi in base all'esperienza
ed al successo del programma in Mozambico.
Il
programma di lotta alla malnutrizione invece
non si è mai interrotto. Anche durante i lavori di ricostruzione
dell'ospedale, nel periodo estivo è stato attivo un ambulatorio
pediatrico che ha curato in particolare l'aspetto nutrizionale.
Sono stati presi in cura, in maniera continuativa più di
3000 bambini, gravemente malnutriti,nel solo mese di luglio scorso.
I bambini che arrivavano all'ospedale vi trascorrevano l'intera
giornata in una bella sala con lettini, disegni attaccati alle
pareti e teli colorati, mangiando una pappa speciale molto nutriente
o latte "arricchito". Molti
bambini, arrivati in condizioni gravissime sono "rinati ".
Alcuni bambini inoltre sono venuti a curarsi in Italia.
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