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Natale: 10 anni a pranzo insieme a Fonte Nuova

Un'immagine del pranzo di Natale a Fonte NuovaIl 26 dicembre "Gli Amici", fedeli ad una tradizione che dura ormai da dieci anni, organizzano il pranzo di Natale con i disabili mentali ospiti del Nomentana Hospital di Fonte Nuova (Roma) e i loro parenti, che per l'occasione giungeranno da diverse regioni d’Italia. “Gli Amici” hanno preparato i regali per ognuno degli invitati, si occuperanno del servizio ai tavoli ed animeranno la festa.
Grazie alla collaborazione del comune di Fonte Nuova e della comunità parrocchiale, in particolare del gruppo scout, quest’anno il pranzo e la festa coinvolgeranno più di 300 persone.

 

Il pranzo di Natale a Santa Maria in Trastevere

Il pranzo di Natale di Fonte Nuova è uno dei tanti che la Comunità di Sant’Egidio organizza in tutto il mondo da più di 20 anni. Il primo pranzo riuniva un piccolo gruppo di persone povere, accolte attorno alla tavola della festa nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Erano circa 20 invitati: alcuni anziani del quartiere che in quel giorno sarebbero rimasti soli e alcune persone senza fissa dimora conosciute nelle strade di Roma.

 

Un'immagine del primo pranzo di Natale La festa negli anni si è andata allargando e ha raggiunto anche tanti paesi del Sud del mondo in tutti i continenti (Europa, America, America Latina, Asia ed Africa).
I pranzi di Natale sono l’immagine concreta che è possibile vivere insieme tra genti diverse. Gli invitati a pranzo sono soprattutto persone che vivono nella strada: barboni, profughi senza tetto, bambini di strada, ma anche mendicanti, stranieri, zingari, anziani soli, malati di AIDS, lebbrosi, malati psichici e carcerati di tante parti del mondo.
La festa arriva dappertuttoUn'immagine del pranzo di Natale in Bolivia: si fa festa anche in strada, in carcere e negli istituti, negli ospedali o nei lebbrosari, dove almeno per un giorno si può dimenticare il peso della malattia e della solitudine.
Il Natale diventa veramente “la festa delle feste”, come la chiamava San Francesco di Assisi, quella in cui i più poveri occupano il posto d’onore.

 

 


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