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Comunicato stampa

Nessun utilizzo di minori

 

Bambini d'Italia
Proposte di legge
per la cittadinanza italiana degli immigrati

Firma online
la proposta della Comunit� di Sant'Egidio
per riformare la legge sulla cittadinanza

REGIONE TOSCANA
Consiglio Regionale
Gruppo Consiliare LA MARGHERITA
Firenze, 29 marzo 2004
Al Presidente
del Consiglio Regionale
SEDE

OGGETTO: MOZIONE
"Per la revisione delle vigenti norme di cittadinanza"

Il Consiglio Regionale

PREMESSO che nell'attuale fase di elaborazione del nuovo Statuto regionale particolare attenzione sta acquisendo la puntuale declinazione dei diritti di cittadinanza, in ragione delle nuove esigenze poste all'attenzione delle istituzioni da una modernit� complessa che richiede anche l'affermazione di nuovi principi e la conseguente definizione di norme e regole ad essa funzionali;

CONSIDERATO, in particolare, che l'affermazione, la diffusione ed il potenziamento dei diritti dei minori costituiscono uno dei principali obiettivi della nuova Carta Statutaria, oltre che terreno privilegiato delle politiche, non solo settoriali, della Regione Toscana, anche in ottemperanza alle disposizioni statutarie vigenti;

PRESO ATTO che, su sollecitazione della Comunit� di Sant'Egidio, alla Camera dei Deputati sono state presentate due proposte di legge (PdL n. 4562 di iniziativa del deputato D'ALIA; PdL n. 4678 di iniziativa del deputato REALACCI pi� altri) aventi per oggetto l'introduzione di modifiche alla legge 5 febbraio 1991, relativa alle nuove norme sulla cittadinanza;

RILEVATO che le suddette proposte di legge si propongono, attraverso la modifica di alcune specifiche disposizioni della vigente normativa, di:
- riconoscere la cittadinanza italiana ai bambini nati nel territorio nazionale da genitore straniero, quando questi sia regolarmente presente in Italia da almeno due anni e sia titolare del permesso di soggiorno previsto dalla vigente normativa sull'immigrazione;
- di ridurre, conformemente agli orientamenti della normativa comunitaria, a sei anni il tempo di presenza sul territorio nazionale e in forma continua e abituale dello straniero in regola con le vigenti disposizioni sull'immigrazione necessario per la concessione della cittadinanza con decreto del Presidente della Repubblica, procedimento che deve inoltre tenere conto della disponibilit� da parte del richiedente di un reddito sufficiente al proprio sostentamento e della conoscenza adeguata della lingua e della cultura italiane;

ESPRESSA piena condivisione dei contenuti e delle motivazioni alla base delle summenzionate proposte di legge, in considerazione del fatto che:
- l'attuale legislazione italiana in materia di cittadinanza � fra le pi� restrittive in Europa, concedendo il riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati nel territorio nazionale da genitori stranieri soltanto dopo l'avvenuto compimento del diciottesimo anno di et�, dietro attivazione dell'istanza nei dodici mesi successivi al predetto compimento e nel caso in cui la residenza sul suolo nazionale sia stata, nel tempo, continua;
- il mancato riconoscimento della cittadinanza ai minori nati nel nostro Paese, limitando fortemente il principio dello "ius soli" in vigore presso autorevoli moderne democrazie da pi� tempo interessate dai fenomeni immigrativi e conseguentemente maggiormente consapevoli della portata di tale risorsa (Stati Uniti d'America, Canada, Australia), contraddice le disposizioni della Convenzione Europea sulla Nazionalit� del 1997 e disattende gli auspici del Preambolo della Convenzione sui Diritti del Fanciullo del 1989, in ragione del fatto che l'impossibilit� per il minore in questione di acquisire la nazionalit� ne pregiudica fortemente quella formazione ad una vita individuale nella societ� l� chiaramente, e con forza, sostenuta;
- il tempo di attesa per l'accesso al procedimenti di concessione della cittadinanza in Italia, complessivamente, supera i dodici anni, quando in Paesi a noi limitrofi come la Francia e la Germania esso si attesta rispettivamente in cinque e otto;

RICONOSCIUTO pertanto che, specie per quel che concerne il riconoscimento della cittadinanza ai minori, nati sul territorio italiano da genitori stranieri, l'attuale normativa realizza condizioni di pregiudizio alla piena possibilit� di una libera partecipazione alla vita sociale e al contesto di opportunit� di crescita diversamente garantiti per i minori in possesso di tale titolo,

IMPEGNA:
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

a farsi promotori, presso le presidenze di Camera e Senato, della richiesta di un rapido e positivo esame delle citate proposte di legge, affinch� la normativa italiana in materia di cittadinanza si adegui alle pi� moderne e meno restrittive disposizioni in uso presso le principali democrazie occidentali, cos� come auspicato sia in sede di Nazioni Unite sia in sede di Unione Europea.

ESPRIME

conseguentemente piena e formale adesione alla campagna promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio.