La
storia
Condannata
alla lapidazione per adulterio dopo essere stata arrestata pi� di un
anno fa, una giovane donna si trova in una cella di isolamento
nella prigione di Kohat (nel nord-ovest del Pakistan).
Zafran
Bibi, 26 anni, � sottoposta alla legge islamica (sharia) e tuttora �
in pericolo di vita.
La
condanna a morte � stata pronunciata dal tribunale islamico di Kohat il
17 aprile 2002. La giovane pakistana, che nel frattempo ha partorito una
bambina che ora ha sette mesi e che sta allattando in carcere, respinge
le accuse di adulterio, affermando di essere stata vittima di uno stupro
commesso dal cognato.
Secondo
Uzma Mehboob, consigliere giuridico della Fondazione Aurat,
organizzazione locale che si batte per la difesa dei diritti delle donne
e che si sta adoperando per salvare la vita a Zafran Bibi, la giovane �
stata violentata dal suo parente mentre suo marito Naimat Khan stava
scontando una pena per omicidio. Quando ha denunciato lo stupro, il
suocero, per salvare il figlio, l�ha accusata di avere avuto una
relazione con un altro uomo, con il quale ha rapporti di rivalit�. La
polizia, da parte sua, ha ignorato la denuncia di Zafran.
Il
marito, per�, l�ha scagionata, affermando che la bambina � la sua.
Lui e Zafran infatti, secondo la sua testimonianza, si sarebbero
incontrati al tempo del concepimento, malgrado la sua detenzione, grazie
ad un espediente da lui escogitato.
In
seguito a questo particolare decisivo, il Tribunale Federale per la
Sharia �che ha la funzione di controllare che le sentenze emesse dai
giudici siano conformi alla legge islamica- il 6 maggio scorso ha
accettato il ricorso presentato dalla difesa di Zafran e ha sospeso la
condanna.
Il
direttore della prigione, Mohammed Anwar, ha detto che la donna sar�
uccisa per lapidazione se il suo appello venisse respinto, ma che
probabilmente verr� assolta. In effetti dal 1979, anno in cui � stata
introdotta la pena della lapidazione nel sistema giuridico pakistano,
nessuna donna � stata finora messa a morte.
L�appello
per salvare Zafran
La
Comunit� di Sant�Egidio invita tutti ad aderire al proprio appello
per salvare la vita di Zafran Bibi dalla lapidazione, inviando il
seguente testo in inglese alle massime autorit� pakistane oppure per il
tramite delle sedi diplomatiche del Paese, come avvenuto in passato, via
fax o per e-mail:
His
Excellency General Pervez Musharraf,
President
and Chief Executive of Islamic Republic of Pakistan
[email protected]
His
Excellency Dr. Khalid Ranjha,
Minister
of Law, Justice and Human Rights:
[email protected]
Fax
(dall'Italia): 0092-06997
APPELLO
URGENTE PRESENTATO DALLA COMUNITA� DI SANT�EGIDIO PER SALVARE LA VITA DI
ZAFRAN BIBI, CONDANNATAA MORTE PER LAPIDAZIONE
Eccellenze
Scriviamo
per esprimere la nostra profonda preoccupazione in merito alla sentenza che
ha condannato a morte per lapidazione la Sig.ra Zafran Bibi , avendola
riconosciuta colpevole di aver avuto rapporti extra-coniugali.
Vi
esortiamo ad intervenire affinch� sia evitata tale crudele e disumana
punizione.
Vi
imploriamo affinch� tale crudele e disumana sentenza non sia eseguita.
Rispettosamente
(firma
e data)
Testo
in inglese � da INVIARE
URGENT
APPEAL PRESENTED BY THE COMMUNITY OF SANT�EGIDIO TO SAVE THE LIFE OF
ZAFRAN BIBI , SENTENCED TO DEATH BY STONING
Your
Excellencies
We
are writing to express our deep concern over a ruling that sentenced to
death by stoning Mrs.Zafran Bibi, now detained in the city of Kohat, after
finding her guilty of extra-conjugal relations.
We
urge you to intervene on her behalf to prevent this cruel and inhuman
punishment from being meted out against her.
We
implore you to ensure that this cruel and inhuman sentence is not carried
out.
Respectfully
Yours
(signature
and date)
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