Il pranzo di Natale |
"Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, n� i
tuoi fratelli, n� i tuoi parenti, n� i ricchi vicini, perch� anch'essi non ti invitino
a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando d�i un banchetto, invita
poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perch� non hanno da ricambiarti. Riceverai
infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti".
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Una festa larga come il mondo La festa negli anni si � andata allargando, come per un benefico contagio, e ha raggiunto anche tanti paesi del Sud del mondo in tutti i continenti. Feste belle, in molti casi organizzate con pochissimi mezzi e con un grande impegno da parte di giovani che vivono per lo pi� in situazioni di povert� e di conflitto. In America circa 4000 persone hanno fatto festa in Salvador, Messico, Argentina, Guatemala e anche a Cuba, dove gli adolescenti del Paese dell�Arcobaleno hanno organizzato e animato un pranzo per gli anziani. A Cochabamba, in Bolivia, alcune ragazze della Comunit� si recano nel carcere femminile dove molti bambini sono detenuti insieme alle madri. Queste donne, povere e a volte analfabete, sono spesso sole e incapaci di farsi carico della crescita dei figli. Con loro quest�anno � stato fatto un pranzo in carcere a cui hanno partecipato tutte le 600 detenute. In molte citt� dell�Indonesia, che � il pi� popoloso paese musulmano del mondo, l�invito della Comunit� rappresenta un momento di festa e di amicizia tra le diverse comunit� religiose. Ma anche in tanti luoghi dell�Africa � arrivata la gioia della festa: nel solo Mozambico il Natale � stato festeggiato in ben 16 citt�, coinvolgendo bambini di strada, mendicanti, lebbrosi, ciechi, famiglie povere e tanti carcerati. In Africa la povert� emerge con particolare durezza nelle carceri. Nella maggior parte dei casi non ci sono letti, non ci sono bagni e le celle sono affollatissime. Le condizioni igieniche sono pessime: ci si ammala facilmente e a volte si muore. Il vitto fornito dall'istituzione carceraria � insufficiente. Chi non ha parenti che portano il cibo, soffre per la fame. Per questo molte comunit� africane, in Mozambico, Guinea Conakry, Burkina Faso, non solo visitano regolarmente i carcerati, ma nel giorno di Natale preparano un pasto che � per tanti l�unico vero pranzo di tutto l�anno. In Costa d�Avorio, in Cameroun, in Madagascar, in Tanzania, in Uganda si fa festa con i mendicanti ciechi e i bambini di strada. In Congo, a Kinshasa, i bambini che hanno partecipato alla festa di Natale hanno ricevuto in dono un vestito cucito appositamente per loro dagli amici della comunit�. A Bujumbura nonostante la difficile situazione del Burundi, da anni in guerra, il Natale � stato festeggiato con un picnic sulle rive del lago Tanganica. E� significativo che, nonostante i pochi mezzi di cui dispongono queste comunit�, siano state aggiunte anche qui decine di migliaia di persone, quante nella sola Europa. |
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a cura di Francesca Zuccari |