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Dankliturgie bij de 50e verjaardag van de Gemeenschap van Sant'Egidio

10 Februari om 17.30 uur in de Basiliek Sint-Jan van Lateranen

Over enkele dagen de derde missie van Sant'Egidio voor de Rohingya vluchtelingen

'VREDE IN ALLE LANDEN': 1 januari, vredesmars voor een wereld die in staat is te verwelkomen en integreren

Op de eerste dag van het nieuwe jaar zijn er manifestaties op alle continenten om de boodschap van paus Franciscus te ondersteunen

 
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16 November 2008 16:30 | University of Cyprus – Sport Centre

Intervento di Sua Santità Sri Sri Ravishankar



Sri Sri Ravishankar


Fondateur de « Art of living », Inde

“Il saggio celebra la diversità, lo stolto crea conflitto dalle diversità” – Le religioni sono contro la violenza. 

Vengo da una delle più antiche civiltà del mondo. Sento che coloro che non esprimono la pace, non sono religiosi, si allontanano dalla religione, non sentono l’amore per l’umanità, gente di qualsiasi fede sia, Sikh, Protestanti, Cattolici, Islamici..ecc.
Una persona che ha fede in Dio non può essere violenta. Più amiamo Dio e più sperimentiamo l’amore per quelli che ci circondano, come hanno detto anche gli oratori che mi hanno preceduto.
Chi segue la religione non può essere violento, non può impugnare la violenza.
La pace parla alla nostra vita.          
Dio ama la diversità e per questo ha creato questa varietà di persone e realtà. Onorare la diversità è l’unico modo per essere davvero in pace.
Il dialogo va portato dovunque nel mondo.
I conflitti nascono nel cuore dell’uomo, di ciascuno di noi, nelle famiglie e poi confluiscono nella vita sociale, nelle società e nelle nazioni, per la mancanza di fede in quel Dio che si prende cura di noi.
Amore e compassione devono essere rigenerate nella società.
Tutti voi che siete qui, convocati dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla chiesa di Cipro, dovete portare questo messaggio di pace nel mondo.
E’ un peccato che le religioni, anche le più pacifiche, buddismo, induismo siano diventate estremiste, usando la violenza. I violenti devono guarire loro stessi.
Chi è violento è come “malato”, deve essere guarito dalla sua malattia, come una malattia che attraversa la sua mente. Voi lo sapete, lavorate nelle carceri e sapete quanto bisogno c’è di questo.
Bisogna educare alla pace.
C’è bisogno di educazione per i giovani e per i bambini, di educazione alla pace.
E’ un vero peccato quello che è successo in India nella zona di Orissa. E’ un dolore, un dolore per ogni individuo vedere questo attacco nel nome della religione.
Questa violenza è qualcosa che va fermato, non si può continuare in questo modo. Dobbiamo alzarci ed ergerci contro questo tipo di violenza.
Un vecchio proverbio dice: “Il saggio celebra la diversità, lo stolto crea conflitto dalle diversità”.
Abbiamo globalizzato tutto, le patatine, la coca cola, ma non abbiamo saputo globalizzare la saggezza.
Dobbiamo globalizzare la saggezza. Ogni bambino nel mondo dovrebbe conoscere qualcosa delle altre religioni.
Dobbiamo vivere in armonia, insieme: il mondo è un’unica famiglia a cui tutti noi apparteniamo.
 
Vi chiedo ora 30 secondi di silenzio per ricordare tutte le vittime della violenza religiosa nel mondo.
Grazie.



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