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7 Septembre 2009 09:30 | Couvent des Franciscains – Salle A

Contributo



Cherubina Zofia Bokota


Eglise Catholique, Pologne

Suor Cherubina e Suor Józefina

Salvare la vita dei bambini non nati


    Nel 1974 il Cardinale Karol Wojtyła vide il problema delle madri cacciate dalle loro case, che cercavano aiuto nella Chiesa. Il Cardinale decise che per queste madri serviva una casa, nella quale avrebbero trovato l’amore e la comprensione che spetta alle madri incinte. Per questo il Cardinale si rivolse alla nostra Congregazione pregandola di prendersi cura di queste madri. Il carisma delle Suore Nazaretane è l’aiuto alle famiglie, per questo ci siamo assunte questo lavoro.

    All’inizio accoglievamo le madri  nella casa che appartiene alla Congregazione, in via  Warszawska 13. Si presentavano donne di diverse parti della Polonia, di diversi ambienti e di diversa età. A volte tali madri erano a un passo dalla tragedia, molte di loro dicevano: “Sorella, se non fosse stato per questa casa, mi sarei tolta la vita” - “Non vedevo una via d’uscita per me per il mio bambino”.
    Le madri in breve tempo ritrovavano l’equilibrio psichico, iniziavano a guardare diversamente alla vita. Erano contente della maternità e attendevano la nascita del bambino con la stessa gioia con cui si aspetta questo momento nelle famiglie più piene di amore.
    Con il passare del tempo in via Warszawsza non vi era più posto per le madri bisognose di aiuto, per questo prima della partenza del Cardinale per il conclave comprammo una seconda casa a Cracovia in via Przybyszewskiego 39. In entrambe le case fino ad ora sono nati 2008 bambini.

La casa è aperta per ogni madre che attende la nascita del bambino. La casa è mantenuta dalla Curia Metropolitana di Cracovia.

    Nella nostra casa sono venute anche madri con bambini piccoli dalla Moldavia, dall’Ucraina e anche di nazionalità Rom. I padri di questi bambini non erano solo polacchi, ma anche uomini dell’Africa – della Nigeria, di Cuba e anche della Siberia.
Alcuni uomini temono la difficoltà di crescere il bambino. Il loro amore per le ragazze finisce quando vengono a sapere che si presenterà un nuovo essere umano, il bambino. Allora molte ragazze ascoltano le parole: “Non è un problema mio… cavatela da sola… vai ad abortire, non è figlio mio…”
Dio ha donato particolari capacità ai bambini che sono nati in questa casa. Spesso veniamo a sapere che alcuni di essi terminano l’università in Polonia o all’estero. Quando vengono a trovarci penso che non sarebbero dovuti nascere e che adesso sono diventati persone buone e nobili di cuore.
Preghiamo per loro, e quando vengono a trovarci siamo contente che si ricordano della nostra casa.

Suor M. Cherubina Zofia Bokota
30-128 Kraków, ul. Przybyszewskiego 39
 
“LA FINESTRA DELLA VITA”


    Nel 2006 si è presentato un altro problema, che possiamo chiamare “I segni dei tempi e le nuove sfide per la Chiesa”.
I mass media riportano notizie tragiche di neonati gettati nei rifiuti o in altri posti.
    La chiesa di Cracovia ha avuto l’iniziativa di offrire sostegno alle madri disperate e se non possono occuparsi loro stesse di crescere il bambino, lo possono lasciare nella “Finestra della Vita”. E un luogo consacrato dal Cardinale Stanisław Dziwisz, dove le madri possono lasciare i neonati e avere la coscienza tranquilla che il bambino giungerà in una buona famiglia.
    Da allora, ossia dal 2006 fino ad ora, vi sono stati lasciati in totale dieci neonati, 6 bambine e 4 bambini.


Suor M. Józefina Zofia Gutkowska
30-128 Kraków, ul. Przybyszewskiego 39


Cracovie 2009

La salutation du pape Benoît XVI à l'Angelus


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