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8/2/2003 Lo ha detto Giovanni Paolo II l'8 febbraio, in occasione del 35° anniversario della Comunità, ricevendo in udienza i vescovi e i sacerdoti riuniti con la Comunità di Sant'Egidio per il convegno "Il Vangelo della Pace". Le Parole di papa Giovanni Paolo II Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio, Sono lieto di incontrarmi con tutti voi, convenuti a Roma da varie parti del mondo per alcuni giorni di preghiera e di riflessione, in occasione dell'incontro internazionale dei Vescovi e Sacerdoti, amici della Comunità di Sant'Egidio. Un saluto particolarmente cordiale indirizzo agli esponenti di altre Chiese e Comunità ecclesiali qui presenti. Vi siete riuniti in questi giorni per riflettere sul tema: "Il Vangelo della pace", argomento quanto mai importante e sentito nel momento che stiamo attraversando, segnato da tensioni e venti di guerra. Diventa, pertanto, sempre più urgente annunciare il "Vangelo della pace" ad un'umanità tentata fortemente dall'odio e dalla violenza. Nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio scorso ho voluto ricordare il quarantesimo anniversario dell'Enciclica "Pacem in terris", del mio venerato predecessore, il Beato Giovanni XXIII. Oggi come allora la pace è in pericolo. Va pertanto ribadito con forza che "la pace non è tanto questione di strutture, quanto di persone. Strutture e procedure di pace - giuridiche, politiche ed economiche - sono certamente necessarie e fortunatamente sono spesso presenti. Esse tuttavia non sono che il frutto della saggezza e dell'esperienza accumulata lungo la storia mediante innumerevoli gesti di pace, posti da uomini e donne che hanno saputo sperare senza cedere mai allo scoraggiamento. Gesti di pace nascono dalla vita di persone che coltivano nel proprio animo costanti atteggiamenti di pace" (n. 9). Possano le Comunità cristiane, e tutti i credenti in Dio, seguire l'esempio di Abramo, comune padre nella fede, mentre sul monte prega il Signore perché risparmi la città degli uomini dalla distruzione (cfr Gen 18, 23ss.). Con la medesima insistenza dobbiamo continuare ad invocare per l'umanità il dono della pace. |
Il Video dell'udienza dal Papa
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