Martedì 17 marzo è stato presentato presso la Biblioteca di letteratura straniera “Margarita Rudomino” a Mosca, il libro di Andrea Riccardi “Convivere”, pubblicato in russo dalla casa editrice Aleteja.
Alla presentazione sono intervenuti: mons. Ivan Jurkovic, nunzio apostolico nella Federazione Russa, lo ieromonaco Stefan Igumnov (segretario per le relazioni inter-cristiane del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca), padre Aleksej Uminskij (scrittore e parroco della chiesa della Trinità a Mosca), Dmitrij Sabov (vicedirettore del settimanale “Ogonëk”), Boris Rashkovskij (Istituto di economia mondiale e relazioni internazionali), e Alessandro Salacone della Comunità di Sant’Egidio.
Tutti i relatori hanno sottolineato l’importanza, l’urgenza e l’attualità dei temi trattati da Andrea Riccardi anche per la situazione interna alla Russia, in quanto federazione multinazionale e multiculturale. Il libro, infatti, offre un importante contributo culturale al dibattito in corso nella società. La presenza di un consistente fenomeno di migrazioni interne verso le principali città russe, nonché un alto numero di immigrati dai paesi dell’Asia centrale, del Caucaso e più in generale da tutte le ex repubbliche dell’Unione Sovietica, rende la questione della convivenza tra persone di culture, religioni e lingue diverse un tema di urgente attualità. Non di rado a Mosca accadono episodi di xenofobia e di razzismo dovuti alla difficoltà della vivere insieme. Come in altre città europee, ci sono grandi periferie dove il malessere sociale è elevato e spesso la presenza di stranieri viene considerata la causa dei problemi. Nel ottobre del 2013 emblematici sono stati gli scontri violenti nella periferia della capitale, a Birjulevo, che hanno visto affrontarsi centinaia di giovani russi e stranieri per alcuni giorni consecutivi.
Durante la presentazione sono state rivolte anche parole di apprezzamento nei confronti del lavoro per la pace e la riconciliazione che Sant’Egidio svolge nel mondo, nonché della collaborazione a più livelli che la Comunità porta avanti da vari decenni con la Chiesa ortodossa e con le istituzioni russe.
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