Amore per i poveri, per la Comunità di Sant'Egidio, significa prendersi cura, accompagnare lungo le tappe difficili della vita e nel momento più duro della morte. Per tutti, ma soprattutto per coloro che vivono soli, sulla strada o in condizioni di estrema povertà, il pensiero di morire in abbandono e di non essere ricordati da nessuno viene ad aggravare una condizione già tanto difficile.
La Comunità di Sant'Egidio accompagna i propri amici poveri, nella malattia, nella morte e oltre. Ogni anno, a Roma, - ma in molte altre città in Europa e nel mondo - la preghiera si fa ricordo personale. Ogni nome, ogni storia è ricordata, per ognuno c'è una luce e un fiore. E per chi non ha nessuno, la Comunità, famiglia dei più poveri, si prende cura dei funerali.
Affinché questa esperienza diventasse patrimonio di tutta una città, la Comunità di Sant'Egidio si è fatta promotrice di un protocollo d'intesa, che coinvolge l’AMA, Sant’Egidio e la Caritas Diocesana, al fine di assicurare il funerale gratuito alle persone decedute in condizioni di estrema povertà a Roma.
Il protocollo, che viene firmato martedì 8 marzo in Campidoglio, stabilisce che la Comunità di Sant’Egidio e la Caritas potranno segnalare all’Agenzia di Onoranze Funebri dell’AMA i nomi delle persone decedute in stato di grave indigenza e prive di familiari in grado di sostenere gli oneri della cerimonia funebre.
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