Questo secondo Rapporto sulla Povertà a Roma e nel Lazio potrebbe avere un sottotitolo: come vivere nella crisi. Ma anche: come vivere meglio, invece che peggio, al tempo della crisi. In ogni capitolo c'è uno sforzo di analisi. Ma anche le storie e i percorsi per trasformare difficoltà straordinarie in chance per una nuova, possibile, qualità della vita.
Dalla collaborazione tra la Comunità di Sant'Egidio e la Camera di Commercio di Roma nasce questo tentativo di cogliere come cambiano la povertà e il disagio a Roma e nel Lazio, con uno sguardo alla situazione nazionale: vecchie e nuove povertà. Un paio di occhiali per provare a vedere le tendenze, le zone d'ombra, ma anche una lettura in profondità, dove è possibile, per trovare le soluzioni.
Accanto ai dati c'è uno sforzo di comprensione dal basso, attraverso l'attenzione alle persone, alle loro storie, alla dimensione umana, alle dinamiche reali di quello che "povertà" significa. Per questo si tratta di un Rapporto con un'angolatura diversa, che cerca di mettere insieme in maniera ragionata i dati, ma anche le persone, i luoghi reali della vita quotidiana, l"'alto" e il "basso". Per cogliere l'intreccio di una fatica di vivere che, meno è considerata, più mette a rischio politiche sociali, modelli di convivenza e di sviluppo. A volerlo, possono essere qui trovati suggerimenti non solo per gli amministratori, per i protagonisti deIl'economia, del credito, della pianificazione del territorio e dell'informazione, ma anche per le famiglie.
Dalla crisi si esce sempre insieme, e occorre cambiare mentalità. Vedere un po' di quello che in genere non si vede può aiutare: perché capire meglio la povertà aiuta a combatterla meglio, senza combattere i poveri.