Gli interventi della Comunità di Sant'Egidio per soccorrere le popolazioni colpite dalla carestia in Africa Australe (In Malawi e nella Zambesia mozambicana) sono partiti subito dopo il Natale. E già il 30 dicembre 2005 iniziava la prima distribuzione di alimenti nel distretto di Chemba (nella Provincia di Sofala, a 530 chilometri da Beira).
Si tratta di un distretto particolarmente arretrato: non vi è energia elettrica - nemmeno nella città sede dell'amministrazione distrettuale - niente linee telefoniche, le scuole pubbliche arrivano solo fino all'ottavo anno.
Dopo l'alluvione che colpì nel 2000 gran parte del paese, sono arrivati tre anni di siccità: i raccolti sono andati sempre piú impoverendosi, fino ad arrivare, quest'anno, alla fame.
Per la distribuzione si sono mosse da Beira 22 persone della Comunità di Sant'Egidio che hanno accompagnato, con tre camion, un carico di oltre 32 tonnellate di mais, fagioli, olio e zucchero. Una volta arrivati a destinazione sono stati alloggiati nella missione di Chemba dove sono stati accolti dai padri Saveriani e di qui hanno portato l'aiuto nelle zone piú isolate, percorrendo in tutto oltre 1700 chilometri.
In tutto sono state raggiunte le popolazioni di 17 villaggi, per un totale di 884 famiglie. Si puó calcolare che si siano raggiunte circa 5000 persone. Ogni famiglia ha ricevuto almeno un sacco di 25 chili di mais, 2 chili di fagioli, 1 chilo di zucchero, 1 litro di olio.
Con l'inizio dell'anno, è arrivata la pioggia, come una benedizione: anche nel distretto di Chemba piove abbondantemente. Questo vuol dire che giá alla fine di febbraio si potrà avere un primo raccolto di mais. Il nostro aiuto á arrivato dunque nel momento in cui era piú necessario: tutte le scorte erano esaurite ed ora si aspettano i nuovi frutti della terra.
La pioggia, in realtà ha reso più difficile raggiungere alcuni i villaggi: sulle strade di terra battuta, i camion carichi non riuscivano a procedere Per questo, i posti di distribuzione sono stati limitati a tre: Galu, Quarenta, e Sossoto. In queste località sono arrivate le persone dai diversi villaggi, avvisate dai catechisti.
Alcuni erano in bicicletta, ma i più sono arrivati a piedi, a volte percorrendo anche 40, 60 e qualcuno 75 chilometri. A Galu, a causa della pioggia, la cappella del villaggio è stata scelta come magazzino provvisorio durante la distribuzione. A Quarenta c'erano oltre 1000 persone in attesa.
I volti comunicano una estrema povertà: bambini quasi senza vestiti (o con vesti da grandi in pessime condizioni, le donne senza scarpe. Quasi nessuno sa parlare portoghese, segno che non c'è stata scolarizzazione.
Una particolare attenzione è stata dedicata ad anziani e bambini, più gravemente colpiti dagli effetti della malnutrizione.
E' previsto di effettuare un'altra distribuzione di cibo prima del prossimo raccolto, che si auspica possa restituire l'autonomia alimentare al distretto. |