Mamadù è un bellissimo bambino di due anni: la scorsa estate è entrato in cura nell’ambulatorio pediatrico dell’Ospedale "Comunità di Sant’Egidio" a Bissau, dove la mamma lo ha portato per farlo visitare dai medici della Comunità di Sant'Egidio. Infatti, Mamadù è affetto da una malformazione congenita al piede destro, un handicap che, in Guinea Bissau, può compromettere seriamente il futuro di una persona.
Poiché l’intervento correttivo non era possibile in loco, la Comunità ha cercato i mezzi per curare Mamadù presso un centro medico in Italia. Già in passato altri bambini della Guinea Bissau sono stati curati nell'ambito del programma di interventi chirurgici specialistici attivato a Padova. Questa volta la Comunità di Sant’Egidio ha trovato nella Regione Friuli Venezia-Giulia il contributo necessario alla realizzazione dell’intervento. Ma la rete di solidarietà ha coinvolto molti altri: istituzioni pubbliche, associazioni, parrocchie e anche tante persone che hanno voluto sostenere questo sogno.
L'intervento è avvenuto con successo presso l’Ospedale Infantile Burlo Garofolo di Trieste. Mamadù e la sua giovane mamma Famata sono ospiti della casa di accoglienza della Fondazione Luchetta - Ota - D’Angelo, così intitolata in memoria dei membri di una troupe della RAI uccisi a Mostar durante il conflitto balcanico.
Grazie anche al sostegno dei volontari della Fondazione, i nostri ospiti africani hanno trovato un clima familiare e amichevole.
Questa rete di solidarietà è di buon auspicio per il futuro: Trieste, città della Bora si apre al vento caldo della solidarietà che soffia dall’Africa.
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