Anziani senza dimora, gente che dopo aver lavorato per anni, si è vista portare via tutto dalle difficoltà della vita, fino a rimanere per la strada. Con l'età che avanza sembra sempre più difficile ricominciare, eppure è possibile: lo dimostra la storia di Giorgio e Monir (i nomi sono di fantasia), che con l'aiuto della Comunità di Sant'Egidio di Genova ncheoggi sono di nuovo in una vera casa.
Giorgio è genovese, classe 1942, una vita da meccanico fino a quando la cecità a un occhio e problemi cardiaci gli impediscono di continuare a lavorare. La famiglia va in frantumi e così la sua vita. Gli ultimi anni dorme in un garage, vaga tutto il giorno, mangiando quello che trova o gli viene offerto. "Lo abbiamo conosciuto una sera mentre portavamo la cena ai poveri per le vie di Genova, e lo abbiamo accompagnato in un percorso che gli ha fatto ritrovare un'autonomia abitativa, grazie ad un alloggio protetto, messo a disposizione dal Comune di Genova".
La sua storia si intreccia con quella di Monir, 74 anni, fuggito dallo Sri Lanka 20 anni fa durante la guerra civile. In Italia ha lavorato per anni come domestico, ma da anziano si ritrova povero, solo e senza una casa. L'incontro con Sant'Egidio a Genova permette anche a lui di trovare un alloggio temporaneo, proprio accanto a Giorgio, con cui stringe amicizia. Da qui l’idea diricominciare una nuova vita: cercare un alloggio in affitto ed andare ad abitare insieme.
Dopo alcuni mesi i due anziani hanno trovato la loro nuova casa nel centro di Genova, fieri di aver cominciato una nuova vita.
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