A Münster, dove è in corso l’incontro promosso da Sant’Egidio “Strade di Pace”, interviene il presidente del Niger, Mahamadou Issoufou, per denunciare le disuguaglianze sociali che affliggono il suo paese, crocevia e punto di partenza di tante migrazioni verso l’Europa. “La causa più profonda dei conflitti che oggi scuotono il mondo è la disuguaglianza. Disuguaglianza tra paesi ricchi e paesi poveri ma anche disuguaglianza nell'ambito di uno stesso paese”.
Dopo aver ricordato come milioni di donne e bambini non abbiano accesso a scuola, cure ed acqua potabile, Issoufou ha analizzato una seconda causa di conflitto: l’intolleranza. “Le culture si arricchiscono quando si mescolano. Dobbiamo accettare che l’altro sia diverso, se vogliamo costruire ponti e non muri. Una cultura chiusa, che rifiuta di essere fecondata dagli apporti che vengono dal di fuori, va di pari passo con il dogmatismo e l'intolleranza”. Ed il dogmatismo, ha concluso Issoufou, è sempre pericoloso perché conduce al terrorismo.
Il leader africano ha ricordato l’aiuto di Sant’Egidio al suo Paese, quando era scosso da una crisi politica e istituzionale, nonché il suo impegno per la pace in Repubblica Centrafricana. “Rendo omaggio al lavoro insostituibile della Comunità di Sant'Egidio per le sue audaci iniziative a sostegno del dialogo e della reciproca comprensione tra i popoli lontani e separati”. |