Una visita breve, quella del ministro degli Esteri dell'Indonesia, la signora Retno Marsudi, in Italia, solo poche ore. Ma non poteva mancare un incontro a Sant'Egidio,con cui l'Indonesia sente, e non da oggi, un legame particolare.
"La Comunità di Sant'Egidio crede nella civiltà del vivere insieme e per questo promuove il "modello indonesiano" di unità nella diversità in un quadro democratico, ha detto Andrea Riccardi accogliendo la ministra.
Nel corso del colloquio sono stati affrontati i temi del dialogo tra le religioni, la promozione della donna, il pluralismo in società sempre più multireligiose e multietniche e ci si è soffermati a lungo sulla crisi dei profughi rohingya, più di 800.000 persone che, in fuga dalla Birmania, sono rifugiati attualmente in Bangladesh.
Su questo fronte l'Indonesia intende impegnarsi e la ministra Marsudi ha mostrato interesse all'esperienza di Sant'Egidio dei corridoi umanitari, ovvero della creazione di vie legali per i migranti, per evitare le morti in mare e il traffico di esseri umani. Proprio in questi giorni, inoltre, si sta avviando una collaborazione tra la Comunità e le associazioni indonesiane presenti in Bangladesh per portare aiuti umanitari ai rohingya. |