Nella Giornata della Memoria la Comunità di Sant’Egidio chiede a tutti di ricordare la Shoah, immane tragedia che colpì il popolo ebraico, e – a 73 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau – di non sottovalutare ogni atto di razzismo e di antisemitismo che ancora oggi si ripropongono in tante, diverse, forme.
Occorre ricordare i troppi conflitti, piccoli e grandi, che attraversano il mondo creando vittime, profughi, divisioni crescenti tra i popoli, rivolgendosi, in particolare, alle giovani generazioni. Ci si sta abituando pericolosamente a parole che sembravano cancellate dal vocabolario come “razza” quando non si assiste a veri e propri episodi di razzismo nei confronti di chi viene considerato diverso, magari solo perché povero o migrante.
Consapevoli che tutto ciò nasce dall’ignoranza dell’altro e dalla paura invitiamo tutti a far crescere quella cultura dell’incontro e della solidarietà che già vivono in tanti. Per questo, in diverse città italiane, abbiamo proposto momenti di memoria di ciò che fu la Shoah, resa possibile dalle teorie razziste e dal secondo conflitto mondiale. Al tempo stesso invitiamo tutti a non restare indifferenti nei confronti di chi ancora oggi è discriminato e verso ogni emarginazione: per il suo futuro l’Europa ha bisogno di una società del convivere e non di nuovi muri ed esclusioni. |