Tante storie drammatiche si affacciano ogni giorno alla porta del centro nutrizionale di Matola. Speranza, una bambina di soli 4 mesi, malata di AIDS, gravemente malnutrita, è giunta troppo tardi dai medici della Comunità, che hanno tentato invano di salvarla.
"Oggi abbiamo avuto un 'avvenimento molto triste. Alcuni giorni fa, a Matola 2, al centro nutrizionale, Ester e Monica avevano dovuto accompagnare con urgenza all'ospedale una bambina di 4 mesi gravemente malnutrita, con una bronco polmonite, figlia di una povera ragazza di appena 19 anni, abbandonata da tutti perche' il marito era morto di AIDS e tutti temono il contagio.
La bambina, che si chiamava Speranza, ha combattuto alcuni giorni tra la vita e la morte e poi oggi, alle 15, è morta.
Speranza pesava 2 chili e mezzo: aveva un quadro di malnutrizione gravissimo. Inoltre, quando all'ospedale hanno fatto il test, è risultata anche lei positiva all'HIV.
Abbiamo cercato di aiutare come potevamo, abbiamo fornito farmaci, latte e tutto quello che era nelle nostre possibilita'. Putroppo e' stato inutile: era troppo tardi.
Noi conosciamo la situazione difficile di tanti, qui. Eppure, quando ci si trova dentro, con una piccola vita, come quella di Speranza tra le braccia, fa decisamente male: tanto dolore, la rabbia per il tempo sprecato, il sogno che non accada più.
La piccola Speranza è morta. Ma noi oggi sentiamo più di ieri il desiderio di far crescere una speranza nuova per i tanti, troppi bambini denutriti e malati che vediamo ogni giorno".
Ersilia Buonomo |