BRAVO! il programma di Sant'Egidio per la registrazione delle nascite promuove i diritti dei bambini e delle donne.
Lavorando per dare identità legale e protezione a più di tre milioni di bambini in Africa, ci siamo resi conto che molto spesso anche le loro mamme non avevano nessun documento.
Madri, donne invisibili, hanno ottenuto insieme ai loro figli il certificato di nascita e quindi il diritto all'esercizio dei diritti civili. BRAVO! ha fatto così uscire dall’invisibilità anche migliaia di donne.
Ecco alcuni volti e storie di donne che grazie al certificato di nascita hanno potuto realizzare i loro sogni.
Maria O. di Baskui, in Burkina Faso, è forse la più anziana a cui Bravo! Ha restituito l'identità. Nata nel 1928, ha ritirato l'anno scorso il suo certificato di nascita! A riprova che non si è mai troppo anziane per desiderare di far parte pienamente della società. VAI ALLA NEWS
La campagna in Burkina Faso, ha garantito la registrazione gratuita delle nascite e quindi un documento di identità a 3 milioni e mezzo di burkinabè. Di questi, più del 60 per cento erano bambini. Nel restante 40% di adulti, la grande maggioranza donne.
La registrazione tardiva, infatti, comporta una procedura lunga e costosa e spesso solo gli uomini fanno questo “investimento”, magari per ottenere la patente di guida o la licenza di commercio, e la famiglia decide di lasciare senza documenti le donne e i bambini.
Grazie all’impegno di BRAVO! è stato possibile dare a molte donne i loro documenti d’identità, così da metterle in condizione di avere un lavoro regolare, votare alle elezioni o magari ricominciare a studiare. La battaglia per i diritti delle donne ha coinvolto il Governo del Burkina Faso anche in una specifica campagna per favorire la registrazione delle donne sposate, che incontravano maggiori difficoltà nel processo di registrazione.
Mozambico |
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Albertina ha 17 anni. Vive a Nahipa, nel distretto di Mecuburi in Mozambico. Senza certificato di nascita, pur avendo frequentato le scuole elementari, con un certo successo, non aveva potuto ritirare il diploma e proseguire negli studi. Ora è di nuovo iscritta a scuola. |
Anne è la madre di Francis e John. Sono di Moyo, in Uganda, dove fino a pochi anni fa infuriava la guerra. I bambini, nati durante gli scontri, non erano stati registrati all'anagrafe, coem del resto la madre. La pace inizia anche dall'affermazione dei diritti. Grazie Anna!
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In questi anni abbiamo incontrato tante donne che ringraziamo per il loro coraggio. È anche grazie a loro se abbiamo potuto registrare migliaia di bambini, che loro hanno accompagnato in viaggi spesso lunghi per arrivare nei villaggi in cui effettuavamo le registrazioni. L’impegno di queste donne e la loro comprensione dell’importanza dei documenti d’identità per i loro figli ci fanno credere che vinceremo la battaglia di dare ad ogni bambino un nome, perché abbiamo delle alleate molto motivate: le loro mamme!
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