Tripano è un piccolo villaggio di case di fango alla periferia di Bobo-Dioulasso, la seconda città del Burkina Faso.
Un villaggio particolare: è abitato, infatti, quasi esclusivamente da malati di lebbra, espulsi, proprio come nei racconti biblici, dalla convivenza civile.
Ad assisterli, solo bambini: figli, nipoti, ma anche bambini di strada, che una vita difficile ha portato fin lì, alla ricerca di qualcosa che assomigli ad una famiglia.
I malati portano nel loro corpo i segni evidenti della malattia.
Gran parte di loro sopravvivere chiedendo l'elemosina, altri fanno piccoli lavori come la fabbricazione di scope rudimentali da rivendere ai vicini.
La Comunità di Sant'Egidio di Bobo-Dioulasso si interessa dei malati ormai da due anni e ha dato vita ad una Scuola della Pace con i bambini del villaggio.
In questi giorni è partito anche un carico di aiuti da Roma:
- medicinali per far fronte alle urgenze (costituite in gran parte dalle piaghe infette negli arti colpiti dalla malattia) farmaci antimalarici e per altre patologie;
- alcuni fondi per riparare le case, tutte in fango indurito, allestire il tetto laddove manca ed edificare nuove abitazioni.
Il medico che segue gli abitanti del villaggio, infatti, spesso non può intervenire proprio per mancanza di medicine.
L'arrivo degli aiuti in queste settimane, che precedono la stagione delle piogge permetterà la riparazione delle case.
Si costruiscono scope di paglia |