Una delegazione della Comunità di Sant'Egidio guidata da Marco Impagliazzo si è recata alla sede delle Nazioni Unite a New York, dove è stata accolta dal vice Segretario Generale Ian Eliasson, con cui la Comunità collabora da molti anni.
Marco Impagliazzo ha offerto un'ampia informativa sull'impegno internazionale di Sant'Egidio, a livello di campagne per i diritti umani, come il programma BRAVO (Birth Registration Versus Oblivion) in Burkina Faso, Mozambico e Malawi, e o l'impegno globale per la moratoria della pena capitale. “Siamo ottimisti”, ha detto Impagliazzo a proposito del voto di autunno in Assemblea Generale, anche se in materia di pena di morte non bisogna mai abbassare la guardia: ”Le esecuzioni sono la risposta facile in un mondo insicuro, secondo noi la risposta all’insicurezza dei nostri tempi è la pace”. L'obiettivo di Sant’Egidio, ha ribadito il presidente, è che l'Africa divenga, dopo l'Europa, il secondo continente senza pena capitale.
A nome delle Nazioni Unite, il Vice Segretario Generale ha espresso un caloroso apprezzamento per la Comunità e soprattutto per il suo lavoro per la pace e la riconciliazione svolto in tante regioni del mondo, fin dai tempi dell'impegno per il Mozambico. Mr. Eliasson ha sottolineato che "il metodo di Sant'Egidio è necessario anche per le Nazioni Unite".
Durante il colloquio si è discusso particolarmente della Repubblica Centrafricana e del Mali. Si è ribadita la volontà di Sant'Egidio di intensificare la collaborazione con l'ONU sui temi del dialogo e della pace.
Successivamente ha avuto luogo, nella sede della rappresentanza Italiana alle Nazioni Unite e alla presenza di oltre venti tra Rappresentanti del Consiglio di Sicurezza, Paesi membri, osservatori e vari uffici delle Nazioni, un incontro in cui sono state affrontate numerose tematiche relative alla pace e allo sviluppo.
Dal sito ONUITALIA : Impagliazzo da Eliasson. Lavoriamo più insieme. |