change language
sei in: home - ecumenismo e dialogo - incontri... la pace - antwerp ...e future newslettercontattilink

Sostieni la Comunità

  
Peace is the future

 
versione stampabile
9 Settembre 2014 09:30 | Karel de Grote-Hogeschool, Campus Groenplaats, Aula Swaelen

Intervento


Abdelfattah Mourou


Primo vicepresidente del Parlamento, Tunisia

Sia lode a Dio

Signore e signori,
la questione che dobbiamo affrontare questa mattina riguarda il rapporto tra giovani e anziani, cioè la cooperazione tra le generazioni come un valore che può aiutare la costruzione del futuro.

L’argomento come è evidente, tocca uno dei dilemmi in cui si è imbattuta l’umanità da molto tempo.

Questo perché le società umane sono state influenzate da ciò che accade tra i suoi figli. Nelle diverse età della vita c’è una differenza nei livelli di comprensione della realtà,  proprio a motivo di queste differenze gli scienziati sociali e gli psicologi hanno diviso la lunghezza della vita umana in quattro fasi:

  • la fanciullezza
  • l’adolescenza
  • l’età adulta
  • la vecchiaia.

 Ognuna di queste fasi si caratterizza per le sue specificità fisiche e le sue specificità intellettuali che portano a comportamenti diversi.

Il bambino dopo aver conosciuto il suo corpo e ciò che è intorno a lui, passa alla fase della distinzione e delle approssimazioni., non si assume responsabilità e non ha un’opinione stabile.

Quanto all’adolescente, egli si distingue per la completezza della formazione della sua struttura corporale, osserva ciò che lo circonda, in particolare i comportamenti e cerca di definire le sue tendenze comportamentali e una scala di valori che gli sia congeniale. Giudica in base a degli ideali i comportamenti altrui, e si spinge verso la costruzione di un futuro basato sul sogno e sulla visione.

Quanto all’adulto, egli si orienta verso la realtà e vuole influenzare questa realtà ed uscire dai sogni allo stato consapevole.

Egli prende in considerazione solo le cose possibili e con ciò si spegne la fiaccola della tendenza al sogno del cambiamento, si affievoliscono i suoi sogni di cambiare le cose.

La persona anziana infine pone fine al lavoro di principio e comincia a valutare ciò che ha realizzato e a dedurne delle massime e a pensare ai lati positivi e negativi di ciò che egli ha operato. Queste prese di posizione basate sull’età sono quelle che chiamiamo il conflitto tra le generazioni tra i figli e i padri, dato che i padri ostacolano il cambiamento. Essi sono infatti conservatori passivi, che accusano i figli di superficialità, di banalità e di impazienza.

Forse è utile ora fare qualche cenno su ciò che sta accadendo attualmente nel mondo arabo  per poter mettere in luce la pericolosità di questa crisi.

I paesi arabi si sono liberati dalla colonizzazione da circa 60 anni e sono cresciuti governi nazionali guidati dalla classe dei liberatori che sono diventati consapevoli dei valori della libertà, della dignità, della gioia di vivere. Essi hanno preso l’impegno per realizzare queste promesse a favore dei giovani.

Tuttavia le elite governanti si sono presto aggrappate al potere e hanno escluso i giovani dalla partecipazione nel governo.

Il fatto di non incitare i popoli ad aprirsi a ciò che è meglio non fa altro che rimandare nel tempo la partecipazione democratica.

Ciò che rivendicano i giovani in fatto di libertà e giustizia sociale non è altro che un sogno. Questa chiusura esprime uno scontro che ha portato a scuotimenti eccezionali, tra i cui effetti c’è stato ciò che si è chiamato primavera araba. Il popolo si è aggrappato alla legittimità di tale primavera araba per cambiare le regole del gioco.

Coloro che hanno degli interessi , essendo consapevoli della pericolosità di tale cambiamento, hanno deciso di mantenere la situazione sociale, politica in una situazione di status quo. Ed è questa la causa della grande anarchia, del caos, che abbiamo osservato nella realtà araba.

La domanda che si pone oggi è questa: come si può proteggere il futuro, salvaguardare il futuro?

Io mi auguro che le autorità prendano in considerazione l’opinione del popolo.

Mi auguro anche che ascoltino le istituzioni che operano per il dialogo e che prendano in considerazione le posizioni delle istituzioni affidabili che promuovono il dialogo, il cui obiettivo è la fine dei conflitti.

 

PROGRAMMA
PDF

PROGRAMMA DELLE DIRETTE WEB

Segui l'evento in streaming


NEWS CORRELATE
31 Gennaio 2018
MONACO, GERMANIA

La Comunità di Sant’Egidio ricorda il prof. Joachim Gnilka scomparso a Monaco all’età di 90 anni.

IT | DE
30 Gennaio 2018
BANGUI, REPUBBLICA CENTRAFRICANA

Chantal, Elodie e le altre: storie di bambini e non solo in cura con il programma DREAM a Bangui, capitale del Centrafrica

IT | ES | DE | FR | CA | NL
28 Gennaio 2018
MONACO, GERMANIA

'Il piatto più buono è quelllo dell'amicizia': lo offre Sant'Egidio a tanti amici nelle periferie di Monaco di Baviera


Visita di Marco Impagliazzo alla Scuola della Pace e alla mensa
IT | DE
25 Gennaio 2018
ROMA, ITALIA

Centrafrica, il presidente Touadera a Sant'Egidio: prosegue il processo di pace, parte ora la nuova fase del disarmo

IT | ES | DE | FR | PT | CA | ID
24 Gennaio 2018
Comunicato Stampa

Centrafrica, domani il presidente in visita a Sant'Egidio: Colloqui sul processo di pace e incontro con la stampa

IT | PT
15 Gennaio 2018

'Fare Pace - la diplomazia di Sant'Egidio' è in libreria


Alla vigilia del 50mo, un libro per comprendere il lavoro per la pace di Sant'Egidio
IT | ES | DE | PT
tutte le news correlate

NEWS IN EVIDENZA
7 Febbraio 2018

50 anni di Sant'Egidio: la gioia del Vangelo da Roma alle periferie del mondo


La Comunità compie 50 anni. Una storia cominciata il 7 febbraio 1968 a Roma da Andrea Riccardi con un piccolo gruppo di liceali che volevano cambiare il mondo...
IT | DE | PT
7 Febbraio 2018

'Un aspetto chiave di Sant'Egidio è la sua dedizione al dialogo' Da Yad Vashem, il Memoriale dell'Olocausto a Gerusalemme, gli auguri per il 50mo

IT | DE
7 Febbraio 2018

'Vi auguro di continuare la vostra missione per la pace': Ahmad Al-Tayyeb, Grande Imam di Al-Azhar, per i 50 anni di Sant'Egidio

IT | DE

RASSEGNA STAMPA CORRELATA
26 Febbraio 2018
Roma sette
Congo e Sud Sudan, Gnavi: «La liberazione ha il nome di Gesù»
23 Febbraio 2018
Domradio.de
"Wir können Frieden organisieren wie andere den Krieg"
22 Febbraio 2018
Famiglia Cristiana
La preghiera sia un urlo contro le guerre
21 Febbraio 2018
Vatican Insider
Sant’Egidio si unisce alla Giornata di digiuno per Congo e Sud Sudan indetta dal Papa
21 Febbraio 2018
SIR
Giornata preghiera e digiuno: Comunità di Sant’Egidio, adesione all’invito del Papa. Veglia nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma e in molte città italiane
tutta la rassegna stampa correlata