«Un passo di pace per dire basta ad ogni violenza e ad ogni guerra. In un momento così particolare dove tanti hanno perso la speranza iniziare l'anno con un passo di pace è per tutti noi ridare speranza a tanti».
I volontari della Comunità di Sant'Egidio che insieme con l'Arcidiocesi catanese, l'hanno organizzata, commentano così la fiaccolata che si è svolta ieri pomeriggio in centro per concludersi in Cattedrale con una messa che è stata celebrata dall'arcivescovo mons. Salvatore Gristina e la lettura di un vibrante appello finale.
La manifestazione, giunta alla sua settima edizione, si svolge volutamente nel primo giorno dell'anno, la giornata che la Chiesa cattolica ha scelto come giornata Mondiale della Pace. Oltre a Sant'Egidio e alla Arcidiocesi, vi hanno aderito anche un ampio "cartello" di aggregazioni religiose e laicali: la Consulta delle aggregazioni laicali, il Punto pace Pax Christi Catania, il Movimento dei Focolari, Comunione e Liberazione, Pro Sanctitate, Azione Cattolica, Domus siculoruim Carmelitana, Caritas, Terzo Ordine francescano secolare, frati minori conventuali, Centro Astalli, Federazione associazioni mauriziane, Pime, Associazione Sant'Agata al Cercere, Associazione Papa Giovanni XXIII, Rinnovamento nello spirito. Ma alla fiaccolata sono intervenuti anche uomini e donne di altre confessione religiosa presenti a Catania che si ritrovano con i cristiani nell'appello per la pace. Molto nutrita la rappresentanza senegalese con la quale i volontari della Comunità di Sant'Egidio hanno costruito in questi anni un rapporto profondo. E proprio ai senegalesi è dedicato, dopo i tragici fatti di Firenze, l'appello alla tolleranza e alla pacificazione.
Ma anche i conflitti che ancora si combattono in vari angoli della terra sono stati al centro della sentita fiaccolata. Diciannove cartelli hanno ricordato infatti le tante guerre «dimenticate» che si combattono ogni giorno in vari Paesi del Mondo, dalla Siria al Darfour. Un altro dei temi della fiaccolata per la pace, l'appello per l'educazione dei più giovani alla giustizia e alla pace «nella convinzione che ripartire dal mondo giovanile e dalla responsabilità nei confronti delle nuove generazioni è una della grandi vie per umanizzare le società contemporanee, per la realizzazione del bene comune e l'affermazione della pace nel mondo».
La Comunità di Sant'Egidio è presente a Catania da oltre un decennio. Oltre ad animare iniziative solidali "speciali" come il pranzo di Natale per i disederati, i volontari, giovani e meno giovani si occupano settimanalmente di animare una preghiera serale nella chiesa di Santa Chiara, ma ancora di preparare, una sera a settimana una cena per gli homeless che vivono nei pressi della stazione. Ancora, la «scuola della pace» a San Cristoforo e nella stessa chiesa di Santa Chiara, aperta a bambini di ogni nazionalità e di ogni «colore»