change language
du bist dabei: home - pressearchiv newsletterkontaktlink

Unterstützung der Gemeinschaft

  
29 Juli 2012

Il ministro in Burkina Faso: migliorare le condizioni di vita per frenare l`emigrazione verso l`Europa. L`impegno contro le mutilazioni femminili

Roma torna «africana». Aiuti ai profughi del Sahel. Riccardi: «Intervenire dove ci sono le crisi»

 
druckversion
OUAGADOUGOU - La cooperazione italiana riprende alla grande i suoi rapporti con il Sahel e dopo aver cominciato con il Niger, prosegue con un aiuto concreto al Burkina Faso, dove stanno arrivando masse di profughi dal nord del Mali. I Paesi ai confini meridionali del Sahara sono diventati un punto focale per l`Italia 
e vanno aiutati con decisione, sostiene il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi (finalmente un appassionato d`Africa a capo di un ministero). 
Da lì, infatti, partono i flussi migratori verso l`Italia, nonché corposi carichi di cocaina, per non parlare di altri traffici illeciti, come armi e organi. Lì si sono sistemate le bande che traggono enormi vantaggi dal traffico di 
droga e dalla presa di ostaggi. Se poi si aggiunge il collante di tutto, cioè, la piccantissima e taglientissima salsa islamica, si arriva a un potente cocktail esplosivo. 
Soldi per far ripartire il volano della cooperazione ce ne sono pochi, ma la passione è grande, dunque occorre individuare con intelligenza gli obbiettivi. 
Il Burkina Faso in questa parte del continente gioca un ruolo essenziale. Stabile, il Paese è guidato da un dittatore, Blaise Compaoré, tutto sommato «illuminato», che non ha bisogno del pugno di ferro. Cosa che non guasta, è un ottimo amico dei francesi, ai quali ha restituito l`influenza che avevano perso in Costa d`Avorio (ha infatti sfacciatamente appoggiato il vincente candidato di Sarkozy, Alassane Ouattara). 
Infine ha giocato un ruolo importante nei negoziati per liberare gli ostaggi italiani, Maria Sandra Mariani e Rossella Urru, catturati dalla nebulosa islamica legata a Al Qaeda e rilasciati dopo il pagamento di un riscatto. 
La delegazione italiana guidata da Riccardi, il giorno prima di arrivare a Ouagadougou, ha inviato un aereo con 32 tonnellate di aiuti dal valore da 180 mila dollari composto da purificatori d`acqua, cibo, medicinali, coperte, 
tende e quanto può essere utile nei campi profughi che accolgono i maliani in fuga dal loro paese. È una prima tranche di quei 3 milioni di euro di aiuti previsti nelle prossime settimane. 
Per disegnare la strategia della nuova svolta della cooperazione italiana nell`area (in realtà nel Sahel l`Italia riprende un`importante tradizione quasi abbandonata negli ultimi anni), Andrea Riccardi utilizza una simbologia: 
«E` come se i confini dell`Italia si siano spostati verso sud. I Paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono soltanto "di passaggio". 
Noi invece dobbiamo intervenire direttamente dove ci sono le crisí: siccità, profughi, traffici». Nelle intenzioni del ministro ci sono altri interventi più incisivi non solo in Burkina Faso, ma anche in Niger, Mali, Mauritania e Ciad. 
«Se noi creiamo condizioni di vita accettabili, la gente non ha più alcun interesse a lasciare il proprio Paese e a emigrare verso l`Europa. 11 problema non è quindi solo italiano, anche se noi siamo in prima linea». 
Nell`ambito della visita in Burkina Faso, Elisabetta Belloni, direttore dell`ufficio Cooperazione del ministero degli Esteri (oggi lavora a stretto contatto con quello della Cooperazione), ha incontrato la moglie del presidente Compaoré, Chantal. Le due donne, tra l`altro, hanno discusso il problema legato alle mutilazioni genitali femminili, una pratica che non è - come erroneamente si crede - di origine islamica ma di derivazione addirittura faraonica. In Burkina l`Fgm è vietata per legge ma, purtroppo, ancora largamente praticata. Chantal Compaoré è in prima linea per contrastare il fenomeno, Elisabetta Belloni ha chiesto alla première dame un aiuto nel lavoro di lobbying alle Nazioni Unite per accelerare l`iter di una risoluzione per mettere al bando tutti i tipi di mutilazioni genitali femminili. Per altro Chantal Compaoré è impegnata a esercitare pressioni sui Paesi africani perché sottoscrivano 
il protocollo di Maputo (www.maputoprotocol.com/index.php), altrettanto duro su questa delicata questione. 

 LESEN SIE AUCH
• NEWS
5 Januar 2018
CONAKRY, GUINEA

Sant’Egidio: Besuch von Alfano im DREAM-Zentrum für die AIDS-Behandlung – „Ihr seid unsre Botschafter gewesen und habt die Träume in Wirklichkeit verwandelt“

IT | DE | PT
22 Dezember 2017
NAKURU, KENIA

In Teilen der Welt ist Wasser das schönste Weihnachtsgeschenk: eine Zisterne für die Gefangenen von Nakuru

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL
22 Dezember 2017
ROM, ITALIEN

Andrea Riccardi wurde von Papst Franziskus in Audienz empfangen: Humanitäre Korridore und Frieden waren Gesprächsthemen

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL | ID
19 Dezember 2017
ADDIS ABABA, ÄTHIOPIEN

Eine Delegation von Sant’Egidio trifft den Präsidenten der Afrikanischen Union Moussa Faki

IT | DE | FR | NL
1 Dezember 2017

Weltaidstag, Sant’Egidio – heute müssen Frauen in Afrika noch mehr behandelt werden

IT | DE | PT | NL | HU
22 November 2017
OUAGADOUGOU, BURKINA FASO

Ein neues Zuhause für alte Menschen – für Marie und Angele beginnt ein neues Leben

IT | ES | DE | NL | ID
alle neuigkeiten
• RELEASE
11 Februar 2019
Vatican Insider

Riccardi: tra Italia e Vaticano c’è freddezza ma non rottura

24 Februar 2018
Avvenire

A spasso per Milano aiutando l'Africa

22 Februar 2018
Famiglia Cristiana

La preghiera sia un urlo contro le guerre

22 Februar 2018
Br-Online

Interview mit Sant'Egidio Mitgründer Andrea Riccardi

21 Februar 2018
Famiglia Cristiana

I 50 anni di Sant'Egidio. L'abbraccio.

21 Februar 2018
Famiglia Cristiana

La rivoluzione dell'amore e della tenerezza, l'unica necessaria #santegidio50

die ganze presseschau
• KEINE TODESSTRAFE
10 Oktober 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

7 Oktober 2015
VEREINIGTE STAATEN

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

5 Oktober 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

24 September 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

12 März 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

12 März 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

9 März 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

9 März 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

9 März 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

28 Februar 2015
VEREINIGTE STAATEN

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

15 Februar 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

11 Dezember 2014
MADAGASKAR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

gehen keine todesstrafe
• DOKUMENTE

''Entente de Sant'Egidio'': Political Agreement for Peace in the Central African Republic

alle dokumente