«Le città vogliono vivere». La logica del porto come alternativa alla logica del muro, la logica che, ha osservato Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio, dà alla città di Livorno «l'orgoglio di non avere mai avuto un ghetto». A Livorno, con due giorni di convegno, martedì 27 e mercoledì 28 maggio, Sant'Egidio promuove il primo meeting internazionale di "Medì", per lo sviluppo delle relazioni tra le città del Mediterraneo. Martedì 27, alle 17, presso l'Auditorium della Camera di Commercio, la relazione introduttiva di Andrea Riccardi. Quindi tavola rotonda sul tema «La città, protagonista del Mediterraneo», alla quale prenderanno parte lo scrittore Nedim Gursel, di Istanbul; Jaume Castro, di Barcellona; l'architetto Jeremie Hoffinann, di Tel Aviv. Mercoledì alle 9.30, presso la Sala Convegni del Lem, focus sulle città arabe «nel vento del cambiamento»: da Tunisi Mohammed Jouili, da Beirut Antoine Courban,da Alessandria l'attivista egiziana Nagwan El Ashwal. Segue una tavola rotonda su «Quale futuro? "Città muro", "città porto"», con Marco Rossi, Vasilios Koulousas, Rèmi Caucanas ed Emanuele Rossi. Le conclusioni sono affidate aVittorio lanari, della Comunità di Sant'Egidio. Nel pomeriggio il corteo della memoria nella Giornata cittadina per la pace.
(M. Bra)
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