ROMA. Una «Carta nazionale per un invecchiamento attivo, vitale e dignitoso in una società solidale»: questa la proposta lanciata dal ministro Andrea Riccardi nel corso della cerimonia di chiusura dell'Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, che si è svolta ieri a Roma. Il testo rappresenta una nuova fase di implementazione del Piano nazionale per la famiglia, approvato dal Governo il 7 giugno 2012.
Dodici articoli raccolti sotto sei indirizzi programmatici per orientare le politiche attive che vedranno impegnate le amministrazioni centrali, gli enti territoriali, le parti sociali e il terzo settore; tutti attori che dovranno agire secondo il principio della massima sussidiarietà. «La Carta - ha spiegato Riccardi - è il risultato di questo anno, nel quale abbiamo insistito con forza sul fatto che gli anziani sono una ricchezza nel nostro Paese, che non sono un peso, un costo aggiuntivo ma una ricchezza da tutti i punti di vista, umano, emotivo ma anche per ciò che fanno per i loro figli, i loro nipoti, per la parte delle pensioni che essi versano.
Il fatto che oggi si vive di più non è da disprezzare ma, anzi, è un grande successo della nostra società». La bozza del provvedimento, a quanto si apprende, è ancora da sottoporre all'esame della Conferenza Stato-Regioni. Si spazia dai diritti alla «non discriminazione » alle politiche di inclusione, dal lavoro (con l'enfasi su tutti gli strumenti individuati nella normativa recente per l'occupabilità degli anziani) alle prestazioni sociali, con l'individuazione di uno specifico sistema di «livelli essenziali» al fine di garantire un equo e adeguato accesso ai servizi e alle cure da parte delle persone anziane che sia omogeneo su tutto il territorio nazionale.