Flaviana Robbiati, la "maestra dei bimbi rom", viene a Lodi. A parlare con gli alunni delle scuole Scaglioni di diritti e doveri. Di come «i bambini - come spiega l'insegnante - sono semplicemente bambini». Senza etichette. «Hanno una mamma, un papà, gli stessi sogni e gli stessi desideri. Sono solo un po' più poveri degli altri, nati in contesti diversi». Robbiati, autrice del libro "I rom di via Rubattino. Una scuola di solidarietà" , incontrerà gli alunni delle classi IIA, IIIA e IIIB del collegio Scaglioni, giovedì 11 aprile, alle 14.30, presso l'aula magna del collegio vescovile, a Lodi. Il percorso di riflessione, alle Scaglioni, è iniziato qualche giorno fa quando i bambini hanno incontrato un avvocato lodigiano.
Il percorso proseguirà con l'analisi della carta dei diritti dell'infanzia e si concluderà con la testimonianza di Robbiati. Quest'ultima, insegnante della scuola di via Cima, a Milano, è nota per il lavoro portato avanti, con la Comunità di Sant'Egidio, al fianco dei rom di via Rubattino sgomberati a più riprese durante la precedente amministrazione comunale. Robbiati e le sue colleghe hanno accolto le loro famiglie, trovato loro un lavoro e un alloggio. «Le insegnanti hanno cercato di garantire a questi bambini la possibilità di studiare - spiegano le docenti delle Scaglioni - e di inserirsi in un contesto sociale che, invece, spesso, li vede diversi.
La loro missione non è facile, ma è vissuta quotidianamente con impegno e dedizione. Più volte ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche, Robbiati racconterà per la prima volta la sua esperienza ai bimbi di una scuola elementare. Gli scolari capiranno che la scuola e lo studio sono diritti di ogni fanciullo, ma che spesso è difficile garantirli davvero a tutti. Capiranno di essere fortunati». Ad intervenire con Robbiati sarà Assunta Vincenti, maestra e mamma di un compagno di uno dei bimbi rom sgomberati e che ha collaborato al progetto di aiuto ai rom, anche all'indomani dell'emergenza. «Con le famiglie dei rom sono nate delle bellissime relazioni - spiega Robbiati -, siamo diventati amici. Ci invitano anche alle feste e ai matrimoni; se poi sanno che a casa mia c'è qualcuno di ammalato, mi telefonano subito per sapere come sta. Il giorno di Pasqua mi è arrivata una lunga fila di sms, alcuni sgrammaticati, ma molto commoventi».
Cri. Ver.