| 31 Juillet 2015 |
La tappa del "tour" della Comunità a Gioia Tauro |
Sant'Egidio: solidarietà che cresce facendo rete |
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GIOIA TAURO. Tappa metaurina per la terza edizione del tour della solidarietà "Sant'Egidio on the road 2015", organizzato in Calabria dai giovani della Comunità di preghiera con sede nella Capitale e partito lo scorso 23 luglio per concludersi il 2 agosto con l'obiettivo di incontrare il mondo delle associazioni, semplici cittadini e Istituzioni sui temi dell'integrazione, della gratuità e della solidarietà.
L'appuntamento si è concretizzato in un interessante dibattito pubblico svoltosi lunedì sera nella sede dell'associazione Alaga onlus, realtà della Piana operante nel sociale da diversi anni. All'incontro hanno partecipato rappresentanti del terzo settore e persone impegnate anche a livello religioso in attività di accoglienza e sostegno agli anziani soli e abbandonati.
Al tavolo dei relatori il portavoce del forum territoriale, fratel Stefano; Maria Giovanna Ursida, esperta in problematiche psico-sociali; il presidente e il vice dell'Alaga, Pasquale Macrì e Susanna Anile; il sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà; la psicologa Jolanda Meduri; Maria Letizia Lipari dell'associazione Foema Group e Alex Moscetta, responsabile giovanile nazionale della Comunità. Tra il pubblico, diverse autorità civili e militari tra cui il comandante della Capitaneria di Porto, Davide Barbagiovanni Minciullo.
I giovani del movimento, tutti studenti universitari, sono giunti in città per cercare di fare rete e sensibilizzare le persone del luogo ai problemi dei più poveri e degli ultimi.
«Il nostro sogno ha evidenziato uno di loro - Mario Colamarino - è poter creare anche in Calabria un mondo diverso dove aiutarsi può essere un primo passo per realizzare un ponte tra le culture e le forme di povertà. A Rosarno, abbiamo incontrato "Mamma Africa": una donna che ha dedicato sé stessa all'aiuto degli immigrati e, grazie al suo lavoro, è riuscita a cambiare la mentalità».
Soddisfatto per la riuscita dell'evento il presidente dell'Alaga, Pasquale Macrì: «Abbiamo la disponibilità di un bene confiscato alla criminalità che ci consente di progettare e ampliare le già numerose iniziative intraprese. Diamo da mangiare a circa 35 persone ogni sera per tutto l'anno, distribuiamo viveri e abbigliamento».
La parola d'ordine, dunque, è «solidarietà che cresce in rete». A tal proposito la vicepreside dell'ITC "Severi", Concetta Tripodi ha suggellato la sinergia tra la scuola e l'associazione maturata nel progetto "Alternanza lavoro".
d. I.
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