Si è svolto venerdì 30 ottobre, alla presenza di oltre duecento persone, un incontro di preghiera per la pace presso il santuario della Madonna delle Grazie e Santa Maria Goretti a Nettuno. Mentre alle 17 i cristiani celebravano una speciale Messa per la pace, nel santuario con i padri passionisti insieme al prete ortodosso Daniel, i fedeli musulmani, nel porticato, recitavano la loro preghiera del tramonto del venerdì. Al termine, poi, tutti sono confluiti sul sagrato dove si è svolta la cerimonia finale.
Tra i padri Passionisti del Santuario erano presenti il rettore padre Antonio Coppola e l'ex rettore padre Giovanni Alberti. Con loro padre Vincenzo Lai, amico fedele della comunità di Sant'Egidio che nel Santuario celebra la liturgia della comunità la domenica alle 12. La chiesa ortodossa romena ha partecipato con padre Daniel Bageac, ospite della chiesa di San Giovanni al borgo di Nettuno, dove la comunità il martedì si riunisce per la preghiera alle 19,45.
Tra i fedeli musulmani, erano presenti circa 40 ragazzi africani, provenienti dai due centri di accoglienza per richiedenti asilo di Nettuno. Con loro è nata da più di un anno un'amicizia, al pranzo di Natale e in altri momenti di incontro durante l'anno. Ha accompagnato la loro preghiera il dottor Salameh Ashour, presidente della comunità palestinese di Roma, che ha con loro un rapporto speciale.
Nel corso della cerimonia finale, le diverse comunità hanno reso una testimonianza per dire che la pace è possibile. Dopo un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della guerra e la lettura dell'appello di pace fatto a Tirana, tutti - religiosi e fedeli - hanno acceso una candela. Infine, sono stati liberati in volo dei palloncini con la scritta pace, che sono saliti verso il cielo.
Wanda Zappia e Sergio Mesolella
|