change language
tu es dans: home - revue de presse newslettercontactslink

Soutenez la Communauté

  
2 Décembre 2015

La crisi in Libia

Cresce l'allarme nell'Est: il Califfato si consolida con miliziani da Raqqa

I combattenti puntano alla zona petrolifera tra Sirte e Bengasi. Sant'Egidio in campo: raggiunto l'accordo tra le tribù del sud per un governo di unità

 
version imprimable

Non solo "jihadisti autoctoni". In Libia sarebbero ormai giunti anche veri e propri emissari del Califfato. Fonti locali hanno riferito «dell'arrivo a Sirte di vari combattenti, tra cui alcuni leader del Daesh provenienti dall'Iraq e dalla Siria». I jihadisti, «partiti da Raqqa a bordo di imbarcazioni, sarebbero giunti tre giorni fa sulle coste libiche, eludendo la sorveglianza della guardia costiera». A questi si sarebbero aggiunti anche rinforzi da Mali, Ciad e Nigeria, tra cui una quarantina di esponenti di Boko Haram, organizzazione che, nel marzo scorso, ha giurato fedeltà ad al Baghdadi. Non è la prima volta che si prla di jihadisti stranieri in Libia. Già a settembre il sito di informazione al-Wasat aveva denunciato la creazione di un campo di addestramento del Daesh nella regione di el-Zahira, a 15 chilometri a ovest di Sirte, la cui direzione era stata affidata a combattenti iracheni e sauditi.
In tutto, il Califfato potrebbe contare su circa 5mila combattenti in grado di controllare un'ampia regione dell'oriente libico. Gli uomini del Daesh puntano ad estendere il loro raggio d'azione fino alla mezzaluna petrolifera localizzata tra Sirte e Bengasi. Secondo l'inviato Onu per la Libia, Martin Kobler, i miliziani non sarebbero più di 2 o 3 mila e il Daesh sarebbe in difficoltà nel Paese.
Lo scenario, in ogni caso, preoccupa la comunità mondiale. Ieri, il premier Matteo Renzi ha negato la possibilità di un intervento militare internazionale in Libia, «almeno per il momento». Anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha escluso una nuova missione. Gli occhi del mondo restano, però, fissi sul dossier libico. Quest'ultimo è stato anche al centro del vertice ad Algeri dei Paesi confinanti. Sempre Kobler, ha  sottolineato che il Daesh è uno dei molti gruppi presenti e ha invitato le parti a «firmare l'accordo per creare subito un nuovo governo di unità». Mentre le tribù del sud del Paese, i tebu e i tuareg, hanno aperto a un accordo della missione Onu per formare un esecutivo di riconciliazione.
Un risultato raggiunto grazie alla mediazione di Sant'Egidio. I due gruppi, provenienti dalla città di Obari, si sono riuniti, nei giorni scorsi, nella sede della Comunità a Roma e, dopo una serrata discussione, hanno firmato un documento congiunto e hanno offerto la loro collaborazione per coinvolgere nell'intesa le popolazioni del sud.


 LIRE AUSSI
• NOUVELLES
1 Février 2018
IRAK

Irak : inquiétude de Sant'Egidio devant le recours à la peine de mort

IT | ES | DE | FR
30 Janvier 2018
BANGUI, RÉPUBLIQUE CENTRAFRICAINE

Chantal, Elodie et les autres : des enfants en soins avec le programme DREAM à Bangui, capitale de la Centrafrique

IT | ES | DE | FR | CA | NL
25 Janvier 2018
ROME, ITALIE

Centrafrique. Le président Touadéra en visite à Sant’Egidio : « Merci pour le soutien au processus de paix : la nouvelle phase de désarmement commence maintenant »

IT | ES | DE | FR | PT | CA | ID
9 Janvier 2018
BANGUI, RÉPUBLIQUE CENTRAFRICAINE

Des aides humanitaires en République centrafricaine tandis que les opérations de désarmement se poursuivent

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL
1 Janvier 2018
ROME, ITALIE

Salutations et encouragements du pape François aux participants à la manifestation "Paix sur toutes les terres"

IT | ES | DE | FR | PT | NL | HU
1 Janvier 2018

Des pas vers la paix en Casamance : le gouvernement sénégalais libère deux prisonniers du MFDC

IT | DE | FR | PT | NL | HU
toutes les nouvelles
• DE PRESSE
26 Février 2018
Roma sette

Congo e Sud Sudan, Gnavi: «La liberazione ha il nome di Gesù»

25 Février 2018
kathpress

Kardinal Marx fordert mehr Engagement für Einheit der Menschen

25 Février 2018

„Gräben zuschütten, Spaltungen überwinden“

25 Février 2018
Domradio.de

"Gräben zuschütten"

24 Février 2018
Domradio.de

Im Dienst der karitativen Arbeit

23 Février 2018
Domradio.de

"Wir können Frieden organisieren wie andere den Krieg"

toute la revue de presse
• NON LA PEINE DE MORT
10 Octobre 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

7 Octobre 2015
ÉTATS-UNIS

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

5 Octobre 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

24 Septembre 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

12 Mars 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

12 Mars 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

9 Mars 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

9 Mars 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

9 Mars 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

28 Février 2015
ÉTATS-UNIS

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

15 Février 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

11 Décembre 2014
MADAGASCAR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

aller à pas de peine de mort
• DOCUMENTS

''Entente de Sant'Egidio'': Accord politique pour la paix en Republique Centrafricaine

tous les documents