ROMA. Oltre 9 mila anziani sopra i 75 anni monitorati, ridotti del 10% i ricoveri in ospedale, del 40% quelli in residenza, per un risparmio di 600mila euro l'anno. La Comunità di Sant'Egidio tira le somme dei primi 10 anni del suo progetto "Viva gli anziani, un futuro per tutti", finanziato dal ministero della Salute per 300mila euro l'anno, che finora ha interessato i tre rioni di Trastevere, Testaccio, Esquilino, ma ha in programma di ampliarsi a Borgo, Monti e Prati. «L'idea è nata nell'estate del 2003, quando un'eccezionale ondata di calore provocò la morte di 20mila persone in Europa, 7.000 in Italia, il 92% over 75», racconta Giuseppe Liotta, dell'università di Tor Vergata.
Sarebbe bastato poco per evitare quelle morti, una semplice attività di monitoraggio e assistenza "legge per fronteggiare l'isolamento e la fragilità di tanti anziani. Per loro, anche un evento insignificante per un giovane, come una caduta, la rottura degli occhiali, la malattia di un parente che prima lo assisteva, può avere risvolti tragici. Dunque prevenire, invece che aspettare l'emergenza. La formula scelta da Sant'Egidio è la costruzione di una rete di prossimità, nella quale possono entrare i familiari, gli amici, i commercianti di zona, i medici di base, i vicini, i portieri, gli assistenti a pagamento. Una rete pronta a raccogliere i vari sos con attività diversificate: una semplice telefonata, fare la spesa, aiutare a prendere le medicine, svolgere le pratiche per la richiesta di invalidità civile o per la carta d'identità. Di tutte le persone contattate, solo il 3% ha avuto bisogno di un sostegno intenso, con i servizi della Asl, del municipio o con assistenti a pagamento.
Per gli altri basta l'attenzione costante alla loro fragilità. «Ma con affetto e cuore», sottolineano gli operatori della comunità. «È un'attività che mi gratifica moltissimo-racconta Maria Sofia Soli, 81 anni, volontaria, elegantissima-comunico con altri anziani meno fortunati di me. Li raggiungo per telefono. Le donne parlano molto, si sentono sole. Una professoressa di Lettere in pensione di Testaccio mi ha detto: "Non voglio niente, solo parlare. Questa telefonata è un regalo che mi commuove". E anch'io, che sono vedova da sette mesi, in questo modo combatto la solitudine». Edda Zordan, 78 anni,deve appoggiarsi al bastone perché per colpa dell'artrite e dell'artrosi le gambe le giocano brutti scherzi. Ma anche lei tiene molto al vestire. «Avevo lo sfratto - racconta - la comunità mi ha messo in contatto con una signora sola, che cercava una coetanea per condividere la casa. Ora ci facciamo compagnia a vicenda».
I NUMERI
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I MONITORATI
Sono stati oltre 9mila gli over-75 monitorati da S. Egidio
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I TEMPI
Il progetto della comunità è durato dieci anni e ha coinvolto gli anziani di tre rioni
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I RISPARMI
600mila euro all'anno risparmiati per la riduzione dei ricoveri in ospedale e nelle residenze
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