change language
bạn đang ở trong: home - newslettercontact uslink

Support the Community

  
1 Oai Phong 2012

A Napoli la Chiesa dei poveri a convegno

 
phiên bản có thể in

«Mi chiamo Vincenzo, vivo a Scampia e tra pochi mesi compirò cinquant'anni. Poco tempo fa ho dovuto smettere di lavorare. Facevo il trasportatore, la mia vita era piena finché un giorno qualcuno mi ha detto: stattene a casa, non c'è lavoro. Un uomo in casa dalla mattina alla sera è finito, inutile per sé e per la sua famiglia. Ho una casa, come pago le spese? Mia figlia sta partorendo, avrei voluto darle una mano, che padre sono? In verità mi sono arrivate delle proposte, tutte illegali, trasportare merce di contrabbando o peggio. Questo lavoro è sempre disponibile a Scampia. Ma io ho sempre detto no, non voglio che i miei figli si debbano vergognare di me».

Umiliazione e dignità, dolore e riscatto, questa è l'Italia che le parole di Vincenzo hanno fatto risuonare la sera del 16 giugno a Napoli, in una singolare Via Crucis che ha percorso le vie del centro storico della città partenopea. La processione, guidata dal cardinale Sepe, è stata il culmine di una due giorni che, per il secondo anno di seguito, ha riunito insieme, su iniziativa della Comunità di Sant'Egidio, dell'arcidiocesi di Napoli e della Comunità Papa Giovanni XXIII, oltre I 60 gruppi, associazioni, movimenti che operano accanto ai poveri e ai bisognosi del nostro Paese.

Amici dei poveri a convegno era lo slogan che ha accompagnato queste giornate. Qualcuno le ha definite gli «Stati generali» del volontariato. E in effetti i numeri sono stati impressionanti: oltre i tre promotori, quest'anno hanno partecipato 27 associazioni nazionali e oltre un centinaio che operano a livello regionale. Oltre alla Caritas italiara, sono arrivate delegazioni delle Caritas di otto capoluoghi di provincia, insieme con 39 parrocchie e 30 congregazioni religiose. Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, ha notato: «Ogni incontro con il povero suscita energie di amore, che non si trovano in una vita individualista ed egoista. La gratuità libera l'uomo di oggi dal sentimento di estraneità all'altro, di paura e diffidenza. Mostra la comunanza di destini e indica un futuro assieme. Emancipa dalla solitudine delle proprie sofferenze e crea un sentimento più largo». E Paolo Ramonda, successore di don Benzi alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha insistito sul tema affermando che «i poveri sono i protagonisti della storia di Dio e della Chiesa, artefici di una rivoluzione di giustizia e di amore».

C'era molto ottimismo dietro queste parole e per una volta non si sono uditi i soliti accenti un po' mesti o sfiduciati di chi si misura ogni giorno con problemi di ogni tipo. Forse perché l'edizione di quest'anno ha voluto prendere le mosse da una ricorrenza storica, i cinquant'anni del Concilio Vaticano II, anniversario richiamato nel bel titolo "Chiesa di tutti, particolarmente dei poveri". La frase di Giovanni XXIII, pronunciata in un radiomessaggio un mese prima dell'inizio del Concilio, ha fatto emergere inevitabilmente, nelle riflessioni dell'assemblea, una certa idea di Chiesa: «Chiesa povera, non Chiesa che fa iniziative per i poveri», ha detto Antonio Di Donna, vescovo ausiliare di Napoli, delegato per la Carità della Conferenza episcopale campana. «Essere Chiesa dei poveri», ha aggiunto Impagliazzo, «è l'autorealizzazione della Chiesa stessa, La Chiesa è per tutti, è di tutti e particolarmente dei poveri. Anzi, la Chiesa sarà di tutti, quindi universale, se sarà dei poveri».
«Questo è un tempo in cui tutto si chiude», ha detto il cardinale Sepe, «perciò la Chiesa deve aprire. aprire ogni giorno una nuova porta, che sia quella di una chiesa, di un centro di ascolto, di una casa che accoglie. Soprattutto deve aprire le porte del cuore. Solo così sarà possibile vincere anche battaglie impossibili. Chi è amico dei poveri è amico di Cristo e della Chiesa».

Molte «battaglie impossibili» ma vinte, per usare le parole del cardinale, sono state raccontate sia nei gruppi che nel contesto, più solenne e liturgico, della Via Crucis serale. Tra le tante, quella di Antonio, 37 anni, abruzzese, che, grazie alla comunità di don Benzi, da tossicodipendente è diventato guida e punto di riferimento per i ragazzi ci una comunità terapeutica. O quella di Daniela Eramo, volontaria vincenziana di Terni, moglie e mamma di tre figli, una famiglia felice, il cui destino si è infranto improwisamente il venerdì santo del 6 aprile del 2007 quando il manto Fracco morì improvvisamente in un incidente sul lavoro alla stazione. Il rapporto con un vescovo sensibile — «il binario della stazione è stato il Golgota di Franco», aveva detto monsignor Paglia ai funerali — dettero senso a ciò che pareva assurdo e incomprensibile. L'incontro con la San Vincenzo e la scoperta di un mondo di «solidarietà, d sorrisi, di strette di mano» le hanno fatto capire che «non è vero che chiudersi fa bene, Solo l'amore fa bene, solo aprirsi a chi è più povero dà senso a una vita che pareva non averne più». L'esperienza dei primo Natale senza il marito, con i poveri in cattedrale, è divenuta l'epifania di questa nuova consapevolezza: «Credevo che la mia vita mi avesse imposto una famiglia ridotta, ferita. Incontrare i poveri mi ha donato invece una famiglia più grande».

Franco Vaccari, presidente di Rondine, Cittacella della pace, ha ricordato che la guerra è la madre d tute le povertà e che la si sconfigge quando si taglia alla radice ogni logica di contrapposizione: «Quant..i giovani nascono incolpevoli rei luoghi di guerra e vengono così privati dell'esperienza più formativa e costruttrice di civiltà che è l'incontro con l'altro! La Cittadella della pace è nata cuando un ragazzo ceceno e un coetaneo russo si sono dtrovasi a vivere insierne, nella stessa stanza, guardandosi negli occh e ho capito che funzionava nel momento in cui un adolescente palestinese mi ha confidato, a denti stretti e nascondendo le acrime, che era triste perché sentiva la mancanza del suo amico israeliano, coetaneo, da poco n'entrato in patria. L'amicizia con i poveri deve diventare l'anima della politica».

Molto sentito è stato l'appello al Parlamento perché riveda le norme sulla cittadinanza, anche alla luce della toccante testimonianza di A'essio, un ragazzino romano di I 3 anni, figlio di un sud sudanese e di una salvadoregna: «Mi hanno dato qualche tempo fa che io per la legge non sono italiano. Mi sembra assurdo. Non riesco nemmeno a pensarmi di un'altra nazionalità». È urgente che la politica dia risposte a lui e alla sua generazione. «Si semina debole e risorge grande»: così il ministro Andrea Riccardi ha sigillato il tono di un grande evento ecclesiale e umano.


 CŨNG ĐỌC
• TIN TỨC
10 Tháng Mười 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

IT | EN | DE | ID
29 Tháng Chín 2017

Sunday of the Word of God, a celebration that puts Bible at center of liturgy and life

IT | EN | ES | DE | CA | NL
12 Biên Giới 2016

Three years with Pope Francis, to build bridges, not walls. The gift of a new missionary impulse.

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL
8 Biên Giới 2016
MATXCƠVA, NGA

The memory of Lilia and of the poor who died on the street in Moscow

IT | EN | DE | FR | RU
13 Tháng Hai 2016
HAVANA, CUBA

The embrace between Pope Francis and Patriarch Kirill in Cuba. Videos and insights

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL | RU
29 Tháng Một 2016
ROME, Ý

The Church of Mercy: bishops from all continents in an ecumenical meeting at Sant'Egidio

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL | RU
tất cả các tin tức
• CHÍ
27 Tháng Hai 2018
Avvenire

Cei. Atterrati a Roma 113 profughi. «La cooperazione fra istituzioni fa miracoli»

15 Tháng Hai 2018
La Nazione

Un pasto per chi non ha nulla. Ecco come si può dare una mano

5 Tháng Hai 2018
La Repubblica - Ed. Napoli

Violenza: la battaglia non è persa

13 Tháng Một 2018
SIR

Belgio: vescovi in visita alle famiglie di profughi accolti nelle diocesi

11 Tháng Một 2018
La Repubblica - Ed. Napoli

Ragazzi violenti servono nuovi modelli

2 Tháng Một 2018
Corriere del Mezzogiorno

Napoli, il cardinale Sepe sfida i ragazzi delle baby-gang: «Il futuro è solo morire o il carcere»

tất cả các thông cáo báo chí
• SỰ KIỆN
27 Tháng Một 2018 | NAPOLI, Ý

Naples without violence. La solidarietà cambia il mondo

3 Tháng Mười Hai 2017 | NAPOLI, Ý

Liturgia eucaristica di inizio dell'Avvento dedicata ai disabili

TẤT CẢ CÁC CUỘC HỌP CẦU NGUYỆN CHO HÒA BÌNH
• VĂN BẢN

Hilde Kieboom: "L’amitié comme façon d’être église"

tất cả các tài liệu

ẢNH

685 thăm

699 thăm

765 thăm

664 thăm

701 thăm
tất cả các phương tiện truyền thông liên quan