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Un
movimento di� "artisti dell'amicizia"
"Siamo
tanti. Ci siamo conosciuti in tante città, a scuola
nelle case, al lavoro." Sono le parole con le quali
inizia il manifesto de "Gli Amici", un movimento
di persone disabili e non della Comunità di Sant'Egidio
e davvero eravamo in tanti sabato 29 settembre in piazza
Santa Maria in Trastevere alla cerimonia di premiazione
che ha concluso i quattro giorni della mostra di pittura
"Abbasso il grigio !", giunta ormai alla sua quinta
edizione.
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Il
manifesto de "Gli Amici" è stato il filo
rosso che ha legato tutti i quadri esposti. Ogni partecipante
ha scelto una frase, quella per lui più significativa
e l'ha rappresentata nel suo dipinto. L'amicizia, la pace,
la solidarietà, il valore della diversità
sono stati i temi che hanno accomunato i 500 artisti disabili.
Oltre che dalla Comunità di Sant'Egidio essi provenivano
da numerosi centri, associazioni, istituti, gruppi e parrocchie. |
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Attorno all'iniziativa
de "Gli Amici" si è creato così
un movimento di artisti diversamente abili che ha coinvolto
oltre agli espositori anche i loro familiari e amici. "Sembriamo
deboli ed a volte facciamo fatica, - recita ancora il manifesto
de "Gli Amici" - ma insieme abbiamo una grande
forza e possiamo fare tante cose: Voler bene, cantare, dipingere,
lavorare, aiutare ed aiutarci." |
Che
tutto questo è veramente possibile lo abbiamo visto
alla mostra "Abbasso il grigio!". Molti artisti
hanno messo in vendita i propri quadri per sostenere la
ricostruzione dell'ospedale Raoul Follerau - Comunità
di Sant'Egidio di Bissau in Guinea Bissau che è stato
quasi interamente distrutto durante la recente guerra civile.
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E la vendita
dei quadri ha raggiunto l'obiettivo che "Gli Amici"
si erano preposti: permettere la ricostruzione di un ambulatorio
clinico per pazienti affetti da tubercolosi esterni all'ospedale.
La disabilità non è stata un handicap nella
realizzazione dei dipinti, al contrario ha caratterizzato
lo stile espressivo di ciascuno degli artisti. |
L'ospedale
di Bissau
Mauro
Galdelli - 2001
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Il
primo premio è stato vinto da "Mozambico",
opera collettiva de "Gli Amici" del quartiere
romano di Trastevere. Per illustrare la frase "Sappiamo
che l'amicizia fa finire le guerre, rende amici i nemici,
fa sentire vicini i lontani, difende quelli che non si possono
difendere" gli artisti hanno pensato al Mozambico,
paese dell'Africa, dove, grazie alla paziente mediazione
della Comunità di Sant'Egidio, il 4 ottobre 1992
è stata firmata la pace che ha messo fine a 16 anni
di guerra civile con più di un milione di morti.
I cinque artisti,
con difficoltà cognitive e manuali, hanno realizzato
il quadro con un collage di cartoncini precedentemente
spugnati con i colori a tempera e con applicazioni di
stoffa stampata, proveniente dall'Africa. La successione
delle fasi, quali il disegno degli animali e dello sfondo,
l'applicazione dei ritagli di stoffa e dei cartoncini
colorati, il successivo arricchimento con pennellate di
colore, ha richiesto diverse abilità, permettendo
a tutti gli artisti di partecipare e dare il proprio contributo
all'opera.
Durante la premiazione,
sabato 29 settembre, si sono esibiti il coro "Gli
Amici", specializzato nel repertorio gospel, e il
complesso dei "Ladri di carrozzelle". Ha consegnato
il premio "Sant'Egidio" ai migliori artisti
il sindaco di Roma Walter Veltroni.
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La giornata
si è conclusa con un rinfresco in piazza Sant'Egidio
presso la "Trattoria
degli Amici" frutto dell'intraprendenza e della
volontà di otto disabili del movimento "Gli
Amici" che si sono riuniti per costituire una cooperativa
sociale presso la quale è possibile fermarsi ad
assaggiare le specialità della casa e ad ammirare
ed acquistare i quadri di "Abbasso il grigio!".
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