L'artista della settimana
L'artista della settimana
I pittori di "Abbasso il grigio!" si presentano
 
 
 
Adriana CicilianiAdriana Ciciliani
46 anni, Roma

Adriana ha preso molto a cuore la battaglia contro la pena di morte condotta da "Gli Amici" e dalla Comunit� di Sant'Egidio. Per questo leggendo la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, tema della mostra di quest'anno, si � soffermata sull'articolo 5 in cui si afferma che nessuno pu� essere sottoposto a tortura, n� a pene o a trattamenti crudeli. Adriana ha immediatamente pensato ai tanti condannati a morte di cui ha conosciuto la storia, a Safja, giovane donna nigeriana condannata alla lapidazione, a John Paul Penry,disabile mentali di 45 anni condannato in Texas e ad Amina, un'altra giovane donna condannata alla lapidazione. Ha scelto di fare del dramma dei condannati a morte il soggetto della sua opera. No alla deportazione, ai trattamenti disumani, no alla pena di morte!
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No alla deportazione,
ai trattamenti disumani, no alla pena di morte!

Matite e pastelli acquerellati su carta,
tempere

2002
L'autrice, che � affetta dalla nascita da ipotiroidismo, ha alcune difficolt� a collocare correttamente nello spazio pittorico la figura umana. Ci� l' ha condotta a realizzare un tipo di rappresentazione che, per l'assenza di precise regole prospettiche, per l'essenzialit� del tratto e la drammaticit� del contenuto ricorda taluni dipinti medievali a carattere sacro. Al centro della composizione risalta, dietro al filo spinato, la figura di un ebreo internato in un lager: nel suo volto segnato si pu� riconoscere ogni vittima dell'infinita crudelt� nazista, ma anche il simbolo di ogni prigioniero sottoposto, ancora oggi, a trattamenti disumani o a torture. Come in una icona i piccoli riquadri raccontano, intorno alla figura del martire-santo, la disumanit� della pena di morte. Quelli pi� in basso, a colori vivaci, ricordano invece eventi positivi come quello felice della liberazione di Safja, graziata in Nigeria alcuni mesi fa. Essi esprimono bene la speranza di Adriana di liberare tanti dalla condanna a morte.

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