La
basilica di San Bartolomeo, sorge sul luogo, in cui nel III secolo
a. C.,
a seguito di una vasta epidemia, era stato eretto un tempio pagano
in onore di Esculapio, dio della medicina. Essa fu fondata per
volontà dell’imperatore Ottone III ( 983- 1002)
in memoria di Adalberto, vescovo di Praga, che diffuse il cristianesimo
tra boemi, polacchi, prussiani e che morì martire nel
997.
L’entrata della Basilica non presenta gradini ed è caratterizzata
da un bel portale,in marmo del 1113
L’interno, a tre navate, si presenta di aspetto barocco,
ma conserva il transetto e l’abside rialzati della basilica
di epoca romanica
L’elemento artistico più singolare della basilica è la
vera di pozzo ricavata da una antica colonna, collocata tra
i gradini che portano al presbiterio. Su di essa sono scolpite
quattro figure: Cristo con il libro aperto, Sant’Adalberto
con il pastorale e il libro chiuso, Ottone III con il disco
recante il modellino della chiesa primitiva, San Bartolomeo
con il libro aperto e il coltello del suo martirio.
L’altare maggiore, realizzato sulla
base di una vasca di porfido rosso, fu consacrato nel 1585
e all’interno conserva le reliquie di San Bartolomeo.
Altre reliquie conservate sono quelle dei santi Adalberto,
Esuperanzio e Marcello ( due diaconi umbri martirizzati nel
IV secolo).
Altri luoghi da visitare sono la cappella a destra dell’abside
dedicata alla Madre di Dio, con un affresco probabilmente della
prima metà del XIII secolo, e la cripta e la sala sopra
il portico, che non sono però accessibili a chi ha difficoltà motorie.
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La Basilica di San Bartolomeo
si trova sull’Isola
Tiberina.
E’ facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto
urbani tra cui segnaliamo il tram n° 8 che consente il facile
accesso alle carrozzine.
La Basilica è aperta nei seguenti orari: 9.00-12.30
16.30-18.30
Bagni accessibili si trovano nel vicino Ospedale Fatebenefratelli.
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Dal
1994 la Basilica è affidata alla Comunità di Sant’Egidio,
che ne ha fatto un luogo di preghiera vivo, aperto alla città,
ai malati dell’ospedale, ai giovani.
La Comunità vi celebra la
preghiera serale alle 20.30.
La Basilica per volontà di sua Santità Giovanni Paolo II, dal 2000 è dedicata
ai “Nuovi Martiri” del Novecento: essa ricorda cioè tanti
uomini e tante donne deboli e semplici che in questo secolo sono morti per il
Vangelo; essi sono stati martiri, cioè testimoni del Vangelo di amore
di Gesù.
La Basilica è stata inaugurata ufficialmente con la celebrazione ecumenica
del 12 ottobre 2002, nel corso della quale il Patriarca di Romania Teoctist e
il Card. Francis George, titolare della Basilica, hanno solennemente benedetto l’icona dei “Nuovi
Martiri” del Novecento, conservata nella
chiesa.
L’icona rappresenta l’assemblea descritta dal libro dell’Apocalisse
di san Giovanni:in cielo una folla di martiri si dirige festosamente verso il
Cristo portando palme (simbolo del martirio) nelle mani insieme a Maria, Giovanni
Evangelista e Giovanni Battista, con gli apostoli e con i santi martiri Bartolomeo
e Adalberto . Sulla terra al centro è raffigurato il lager e intorno varie
immagini di martirio di uomini e donne del novecento.
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