La Torre Pendente
Il Campanile o Torre pendente, è conosciuto in tutto il mondo per la bellezza della struttura architettonica e la singolare pendenza che ne fa un vero miracolo di statica. Iniziato nell'agosto 1173, come documenta un'iscrizione a destra dell'ingresso, rimase interrotto a metà del terzo piano a causa di un cedimento del terreno.
Nel 1275 I lavori, ai quali presero parte Giovanni di Simone e Giovanni Pisano, ripresero con l'aggiunta di altri tre piani; nella seconda metà del Trecento, venne aggiunta la cella campanaria.
A pianta circolare, interamente rivestita in marmo bianco, la Torre presenta decorazioni simili a quelle del Duomo.
Ai lati della porta d'ingresso, sopra la quale era una Madonna col Bambino attribuita ad Andrea Guardi (ora nel Museo dell'Opera del Duomo), sono due fasce figurate (mostri e animali) e un bassorilievo (navi e un faro).
La pendenza della torre, dovuta a cedimento del suolo (altri esempi in Pisa sono i campanili di S. Nicola e S. Michele degli Scalzi), è di circa 5° e 30' verso sud.
L'inclinazione rispetto alla verticale aumenta mediamente ogni anno di circa 6", pari a un aumento dello strapiombo di 1 mm; dal 1990 sono in corso interventi di consolidamento che hanno ridotto di alcuni millimetri l'inclinazione. L'interno del campanile ha la forma di un grande pozzo cilindrico. Una scala a spirale, composta da 294 gradini, aperta a ogni piano da un'uscita verso la corrispondente galleria esterna, sale alla terrazza al di sopra dell'ultimo piano dove, entro la cella campanaria, sono sette campane. Qui Galileo effettuò i suoi esperimenti intorno alla caduta dei gravi; molto bello il panorama sulla città e il territorio. |
Per chi sceglie le ferrovie, la Stazione Centrale è ubicata a due passi dal centralissimo Corso Italia.
Per chi giunge in aereo è disponibile il moderno e funzionale Aeroporto Internazionale Galileo Galilei di Pisa.
Gli accessi alla città, per gli automobilisti, avvengono dalla Strada di Grande Comunicazione FI-PI-LI e dall' Autostrada Livorno-Sestri Levante (Caselli di Pisa Centro e Pisa Nord).
La Torre Pendente non è accessibile
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Il Duomo
L’edificio è uno splendido esempio di stile romanico pisano; la base è a croce latina e i materiali utilizzati per l’edificazione sono marmo e calcare. La realizzazione fu iniziata intorno alla metà dell’XI secolo e il Duomo fu consacrato da Papa Gelasio XII nel 1118. La facciata esterna è imponente ,a sette arcate cieche, divise da colonne, con quattro ordini di loggette.
Nel braccio più vicino al Campanile si trova la porta di bronzo con Scene del nuovo Testamento di Bonanno Pisano. L’interno a croce latina è diviso da cinque navate e un arco trionfale conduce all’Altare Maggiore e all’enorme cupola affrescata.
Fra le opere che vi si conservano si ricordano la Madonna delle Grazie di Andrea Del Sarto e Antonio Sogliano ed il San Giovanni Battista di Cimabue. |
La cattedrale di Santa Maria Assunta è accessibile; l'ingresso per disabili è sul lato della facciata principale, in corrispondenza dell'uscita del percorso standard. |
Il Battistero
Iniziato il 15 agosto 1152 sotto la direzione dell'architetto pisano Diotisalvi, il Battistero, capolavoro dell'architettura romanica, fu ampliato in più riprese: nel corso del Duecento da Nicola e Giovanni Pisano, nel Trecento e, infine, con una serie di interventi di restauro molto contestati nell’Ottocento.
Al suo interno si trova il Pergamo di Nicola Pisano risalente alla metà del XIII secolo, opere dalla struttura esagonale retta da sette colonne e costituita de cinque pannelli sui quali sono rappresentati episodi della vita di Cristo.
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Il Battistero è solo parzialmente accessibile. |
Museo dell'Opera del Duomo
Situato in un antico edificio utilizzato una volta come convento di clausura, il Museo dell’Opera del Duomo conserva opere provenienti dai quattro monumenti della Piazza dei Miracoli.
Oltre a reperti archeologici di epoca etrusca e romana, il museo conserva capolavori dell’arte italiana come la Madonna con Bambino e Santi e La Madonna del Colloquio di Giovanni Pisano e le sculture di Tino da Camaino.
Tra le note salienti si ricordano un bacile ed un grifo fatimita; un David che suona la cetra d'ambientazione provenzale; un Cristo borgognone ligneo; due reliquari smaltati di Limoges del XII secolo; pitture di allievi di Gozzoli, Lomi, Melani e Ferretti; due Exultet del XIII secolo; arredi ecclesiastici e una raccolta di incisioni del Lasinio. |
Il museo è completamente accessibile. L’ingresso è situato nel chiostro. A poco più di 100 metri è situato un parcheggio con spazi riservati ai disabili |
Visita al centro storico
Dopo aver esaurito la visita al complesso monumentale della Piazza del Duomo, senza dimenticare il Museo dell'Opera del Duomo ed il Museo delle Sinopie (entrambi accessibili), si imbocca la Via S. Maria, fiancheggiata da austeri ed importanti edifici, molti dei quali sedi di dipartimenti universitari. Si sbocca quindi nella scenografica Piazza dei Cavalieri (già delle Sette Vie), dove un tempo sorgeva il Foro Romano, rimodellata dal Vasari e annoverata tra le più belle piazze del Rinascimento in Europa. Vi si affacciano antichi palazzi, tra cui quello che ospita la sede della Scuola Normale Superiore. |