L'ospedale non è stato risparmiato dal conflitto:
alcuni pazienti e membri del personale dell'ospedale hanno
perduto la vita durante le operazioni di evacuazione dei
pazienti più gravi che sono stati trasferiti nell'ospedale
di Cumura a 30 km da Bissau subito dopo l'inizio delle
ostilità.
Infatti,
nell'autunno del 1998, soltanto un anno dopo l'inizio
della gestione della Comunità, l'ospedale è
stato sequestrato dall'esercito senegalese che ne ha fatto
il proprio quartier generale. Situato non lontano dal
centro città, sulla strada che conduce all'aeroporto,
l'edificio si è trovato proprio sulla linea del
fronte di combattimento, ed è stato bombardato
più volte.
I reparti, i laboratori e gli ambulatori sono stati distrutti.
Tutta la strumentazione, le suppellettili e le attrezzature
sono state messe fuori uso. Anche il sistema di approvvigionamento
idrico, di smaltimento delle acque ed i servizi igienici
sono stati completamente compromessi.
Il fatto più preoccupante è che l'ospedale
ha subito gravi danni strutturali. Ciò significa
che per riabilitarlo occorre abbattere e ricostruire circa
il 20% della struttura, mentre il restante 80% deve subire
una radicale ristrutturazione. Parte dei danni va ascritta,
oltre che ai colpi di artiglieria ed alla presenza per
numerose settimane dei soldati, alla pioggia che, in assenza
di copertura, si è potuta infiltrare liberamente
per molti mesi nelle strutture portanti dell'ospedale.
La Comunità di Sant'Egidio si impegnata nella ricerca
dei fondi necessari alla ricostruzione e la riabilitazione
dell'ospedale e la ricostruzione degli edifici è
cominciata nel settembre del 2000.
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