La Bibbia |
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Dalla prima lettera di Paolo ai Corinzi 14, 1-40 1 6E ora, fratelli, supponiamo che io venga da voi parlando con il dono delle lingue; in che cosa potrei esservi utile, se non vi parlassi in rivelazione o in scienza o in profezia o in dottrina? 7E' quanto accade per gli oggetti inanimati che emettono un suono, come il flauto o la cetra; se non si distinguono con chiarezza i suoni, come si potr� distinguere ci� che si suona col flauto da ci� che si suona con la cetra? 8E se la tromba emette un suono confuso, chi si preparer� al combattimento? 9Cos� anche voi, se non pronunziate parole chiare con la lingua, come si potr� comprendere ci� che andate dicendo? Parlerete al vento! 10Nel mondo vi sono chiss� quante variet� di lingue e nulla � senza un proprio linguaggio; 11ma se io non conosco il valore del suono, sono come uno straniero per colui che mi parla, e chi mi parla sar� uno straniero per me. 12Quindi anche voi, poich� desiderate i doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, per l'edificazione della comunit�. 13Perci� chi parla con il dono delle lingue, preghi di poterle interpretare. 14Quando infatti prego con il dono delle lingue, il mio spirito prega, ma la mia intelligenza rimane senza frutto. 15Che fare dunque? Pregher� con lo spirito, ma pregher� anche con l'intelligenza; canter� con lo spirito, ma canter� anche con l'intelligenza. 16Altrimenti se tu benedici soltanto con lo spirito, colui che assiste come non iniziato come potrebbe dire l'Amen al tuo ringraziamento, dal momento che non capisce quello che dici? 17Tu puoi fare un bel ringraziamento, ma l'altro non viene edificato. 18Grazie a Dio, io parlo con il dono delle lingue molto pi� di tutti voi; 19ma in assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole con il dono delle lingue. 20Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi. 21Sta scritto nella Legge: Parler� a questo popolo in altre lingue 26Che fare dunque, fratelli? Quando vi radunate ognuno pu� avere un salmo, un insegnamento, una rivelazione, un discorso in lingue, il dono di interpretarle. Ma tutto si faccia per l'edificazione. 27Quando si parla con il dono delle lingue, siano in due o al massimo in tre a parlare, e per ordine; uno poi faccia da interprete. 28Se non vi � chi interpreta, ciascuno di essi taccia nell'assemblea e parli solo a se stesso e a Dio. 29I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino. 30Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia: 31tutti infatti potete profetare, uno alla volta, perch� tutti possano imparare ed essere esortati. 32Ma le ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti, 33perch� Dio non � un Dio di disordine, ma di pace. 34Come in tutte le comunit� dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perch� non � loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. 35Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perch� � sconveniente per una donna parlare in assemblea. 36Forse la parola di Dio � partita da voi? O � giunta soltanto a voi? 37Chi ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito, deve riconoscere che quanto scrivo � comando del Signore; 38se qualcuno non lo riconosce, neppure lui � riconosciuto. 39Dunque, fratelli miei, aspirate alla profezia e, quanto al parlare con il dono delle lingue, non impeditelo. 40Ma tutto avvenga decorosamente e con ordine.
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