La Bibbia |
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Dal vangelo di Luca 20, 1-47 1 9Poi cominci� a dire al popolo questa parabola: "Un uomo piant� una vigna, l'affid� a dei coltivatori e se ne and� lontano per molto tempo. 10A suo tempo, mand� un servo da quei coltivatori perch� gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote. 11Mand� un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote. 12Ne mand� ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono. 13Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Mander� il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto. 14Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui � l'erede. Uccidiamolo e cos� l'eredit� sar� nostra. 15E lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Che cosa far� dunque a costoro il padrone della vigna? 16Verr� e mander� a morte quei coltivatori, e affider� ad altri la vigna". Ma essi, udito ci�, esclamarono: "Non sia mai!". 17Allora egli si volse verso di loro e disse: "Che cos'� dunque ci� che � scritto: La pietra che i costruttori hanno scartata, 18Chiunque cadr� su quella pietra si sfraceller� e a chi cadr� addosso, lo stritoler�". 19Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l'aveva detta per loro. 20Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorit� e al potere del governatore. 21Costoro lo interrogarono: "Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verit� la via di Dio. 22E' lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?". 23Conoscendo la loro malizia, disse: 24"Mostratemi un denaro: di chi � l'immagine e l'iscrizione?". Risposero: "Di Cesare". 25Ed egli disse: "Rendete dunque a Cesare ci� che � di Cesare e a Dio ci� che � di Dio". 26Cos� non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero. 27Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: 28"Maestro, Mos� ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. 29C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, mor� senza figli. 30Allora la prese il secondo 31e poi il terzo e cos� tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. 32Da ultimo anche la donna mor�. 33Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sar� moglie? Poich� tutti e sette l'hanno avuta in moglie". 34Ges� rispose: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 35ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie n� marito; 36e nemmeno possono pi� morire, perch� sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. 37Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mos� a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. 38Dio non � Dio dei morti, ma dei vivi; perch� tutti vivono per lui". 39Dissero allora alcuni scribi: "Maestro, hai parlato bene". 40E non osavano pi� fargli alcuna domanda. 41Egli poi disse loro: "Come mai dicono che il Cristo � figlio di Davide, 42se Davide stesso nel libro dei Salmi dice: Ha detto il Signore al mio Signore: 44Davide dunque lo chiama Signore; perci� come pu� essere suo figlio?". 45E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: 46"Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; 47divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna pi� severa".
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