La Bibbia |
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Dal libro dell'Apocalisse 14, 1-20 1 6Poi vidi un altro angelo che volando in mezzo al cielo recava un vangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, razza, lingua e popolo. 7Egli gridava a gran voce: "Temete Dio e dategli gloria, 8Un secondo angelo lo segu� gridando: "E' caduta, � caduta 9Poi, un terzo angelo li segu� gridando a gran voce: "Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, 10berr� il vino dell'ira di Dio che � versato puro nella coppa della sua ira e sar� torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello. 11Il fumo del loro tormento salir� per i secoli dei secoli, e non avranno riposo n� giorno n� notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome". 12Qui appare la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Ges�. 13Poi udii una voce dal cielo che diceva: "Scrivi: Beati d'ora in poi, i morti che muoiono nel Signore. S�, dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perch� le loro opere li seguono". 14Io guardai ancora ed ecco una nube bianca e sulla nube uno stava seduto, simile a un Figlio d'uomo; aveva sul capo una corona d'oro e in mano una falce affilata. 15Un altro angelo usc� dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: "Getta la tua falce e mieti; � giunta l'ora di mietere, perch� la messe della terra � matura". 16Allora colui che era seduto sulla nuvola gett� la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. 17Allora un altro angelo usc� dal tempio che � nel cielo, anch'egli tenendo una falce affilata. 18Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, usc� dall'altare e grid� a gran voce a quello che aveva la falce affilata: "Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perch� le sue uve sono mature". 19L'angelo gett� la sua falce sulla terra, vendemmi� la vigna della terra e gett� l'uva nel grande tino dell'ira di Dio. 20Il tino fu pigiato fuori della citt� e dal tino usc� sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di duecento miglia.
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