change language
sie befinden sich in: home - pressearchiv newsletterkontaktlink

Unterstützung der Gemeinschaft

  
8 April 2012

Anticipazioni La riflessione sul miracolo più grande in «Cercando Gesù» di Vincenzo Paglia e Franco Scaglia

Risorgere significa capire davvero

L'esperienza della Pasqua apre gli occhi agli Apostoli. Golgota e Sepolcro li aiutano a comprendere la Storia

 
druckversion

La risurrezione di Gesù non è un semplice ritorano alla vita, paragonabile a quanto accadde a Lazzaro o al giovane figlio della vedova di Naim. Lazzaro riprese una vita mortale e rimase quindi sotto le leggi biologiche e cosmiche, Gesù invece con la risurrezione del corpo vive nella «potenza dello Spirito» e non è più sottoposto alle condizioni mortali: per questo non muore più. La sua risurrezione è un evento radicalmente nuovo perché rappresenta il passaggio a una vita totalmente trasformata.

E' come lo spalancarsi di una finestra sullo spettacolo del mondo finalmente redento e definitivamente trasformato nell`autentico Regno di Dio; quel Regno - come scrive l`Apocalisse - ove Dio «asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, non ci sarà più la morte, né lutto né lamento né affanno».

Che Gesù sia risorto pertanto non significa affatto che la sua presenza è aerea, vacua, evanescente, o che si realizza magari unicamente con la parola e gli insegnamenti che ci ha lasciati. Egli è realmente vivente ed è all`opera nella storia perché il Regno da lui iniziato giunga a compimento. Il suo corpo risorto è la primizia della nuova creazione. La carne della storia non è più condannata al dissolvimento e alla morte; con Gesù è stata risuscitata a una vita completamente nuova e del tutto inimmaginabile
alla mente umana.

Contrariamente a quel che si può pensare, pertanto, non fu la risurrezione in quanto tale a imporsi nella mente degli apostoli, quanto la risurrezione di colui che era stato crocifisso, di quell`uomo che essi avevano frequentato per quasi tre anni e che li aveva entusiasmati con la sua opera e il suo straordinario disegno sul mondo. Sì, quell`uomo con cui avevano vissuto per tre anni e che era finito morto sulla croce, quell`uomo era risorto e stava ancora con loro. L`identità tra il Crocifisso e il Risorto
è il cuore della testimonianza degli apostoli. Questo spiega quella sorta di strano compiacimento dei Vangeli nel sottolineare l`incredulità dei discepoli - eppure sono i massimi responsabili della Chiesa! - nei giorni di Pasqua. Essi, all`inizio, non credono che il Crocifisso possa essere vivente.

L`esperienza della Pasqua apre loro la mente: finalmente capiscono perché Gesù è morto e perché il Golgota e il Sepolcro sono legati l`uno all`altro. In effetti, solo pochi metri separano questi due luoghi, eppure racchiudono il cuore della fede cristiana, come della storia umana e dell`intera creazione. Se nella crocifissione di  Gesù appare il peccato centrale dell`umanità, poiché in essa convergono tutti i peccati di tutti i tempi e di tutte le epoche, nella risurrezione invece si manifesta l`opera di Dio che, accogliendo la morte inflitta dall`uomo al suo Figlio, la rovescia e la sottrae dalle mani servi sciocchi. In quel piccolo angolo di terra - la tradizione colloca la croce sul luogo ove è stato sepolto Adamo - Dio "ricrea" l`uomo e dà un nuovo inzio alla storia. In una splendida icona bizantina della risurrezione, Gesù sta in piedi poggiandosi sulle due porte degli inferi (rappresentati come una grotta buia): con la mano destra prende Adamo e con la sinistra Eva, liberando ambedue dalla profondità dell`abisso. È il mistero della risurrezione: con essa tutto riprende inizio.

Si tratta non tanto di un capovolgimento, quanto di una storia del tutto nuova, più che di una creazione. I sacerdoti, il popolo, i militari, tutti coloro che avevano assistito alla crocifissione di Gesù facevano  più o meno questo ragionamento: «Bene, è tutto finito! Quest`uomo non parlerà più! Da adesso staremo tutti più tranquilli!». Anche i discepoli pensavano la stessa cosa, ma con disperazione: «Tutto, purtroppo, è finito!». In effetti, Gesù, con la sua morte, tocca il fondo del l`umanità. Ma la  risurrezione avvia un nuovo e inarrestabile corso della creazione. Gesù continua a scendere ancora oggi negli "inferni" di questo mondo. Continua a scendere nel Mediterraneo per raccogliere dal suo fondo le vittime innocenti, quelle centinaia e centinaia di uomini le donne, di giovani e bambini che non sono riusciti a raggiungere la sponda del nord dell`Europa. Quella tragica morte sulla croce e quella risurrezione coinvolgono anche questo angolo di mondo, questa storia di Golgota e di Sepolcri contemporanei. Ma da quel giorno di Pasqua la croce è stata spogliata di quel corpo, i chiodi tolti, il enzuolo della misericordia dispiegato, la pietra pesante che chiudeva il sepolcro rotolata per sempre.
Continuano ancora, purtroppo, i Golgota e i Sepolcri, ma non ci sono più gli inchiodati per sempre e i seppelliti nel nulla, per sempre. Quel mistero antico è contemporaneo: l`amore, protagonista sia del
Golgota che del Sepolcro, li ha vinti entrambi. Da allora il Golgota e il Sepolcro non sono più la parola definita sugli uomini. L`ultima è quella dell`amore.


 LESEN SIE AUCH
• NEWS
20 November 2017

Viele für die Armen gedeckte Tische am Welttag der Armen

IT | ES | DE | NL | ID
19 November 2017

„Das Wort Gottes jeden Tag 2018“ zum Gebet und zur Betrachtung der Heiligen Schrift ist erschienen und im Buchhandel erhältlich

18 November 2017

Welttag der Armen, Sant’Egidio – eine starke Botschaft der Solidarität, die zur Überwindung von Misstrauen aufruft

IT | ES | DE | RU
2 Oktober 2017

Sonntag des Wortes Gottes – Fest und Gebet für die Gemeinschaft Sant’Egidio weltweit

IT | DE
29 September 2017

Sonntag des Wortes – an diesem Fest wird die Bibel in den Mittelpunkt gestellt. Ein Video (IT) von Andrea Riccardi zur Einführung

IT | EN | ES | DE | CA | NL
13 Juli 2017
INDONESIEN

Eine Kirche, die in die Peripherien und zu den jungen Menschen hinausgeht. Kongress der mit Sant’Egidio befreundeten Bischöfe und Ordensleute in Indonesien

IT | ES | DE | FR | NL
alle neuigkeiten
• DRÜCKEN SIE
27 Februar 2018
Avvenire

Cei. Atterrati a Roma 113 profughi. «La cooperazione fra istituzioni fa miracoli»

13 Januar 2018
SIR

Belgio: vescovi in visita alle famiglie di profughi accolti nelle diocesi

7 November 2017
Tagespost

Die Peripherie als Zielort der Kirche

30 Oktober 2017
Notizie Italia News

Il tempo del dialogo, 500 anni dopo ...

2 September 2017
Corriere della Sera

Tscherrig, a Roma il primo nunzio apostolico non italiano dai patti lateranensi

21 Juni 2017
Madre

«Apriamo cuori e frontiere» A tu per tu con Marco Impagliazzo

die ganze presseschau
• UNTERLAGEN

Scherer: In Brasile una Chiesa viva che educa e trasforma

I colori della fede, uniti nella diversità

Annunciare la Buona Notizia : La catechesi con le persone disabili e la nuova evangelizzazione

Marco Gallo

La primacía del amor por los pobres

Lettera Giovani Per La Pace di Catania all’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina

Programma in RUSSO

alle dokumente

FOTOS

613 besuche

734 besuche

765 besuche

606 besuche

732 besuche
alle verwandten medien