 | 11 Dicembre 2009 |
PER LE FESTE - Ore in allegria a chi si ritrova a vivere in gravi situazioni di disagio |
TORINO - Un Natale "speciale" grazie alla Comunità di Sant'Egidio |
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Alcune associazioni stanno pensando a come far trascorrere nel miglior modo possibile il giorno di Natale a quanti, diseredati, soli, emarginati, senza tetto, possano con l'occasione condividere qualche ora in serenità. Fra le tante, la Comunità di Sant'Egidio chiede un sostegno concreto da parte dei torinesi per organizzare pranzi e feste. Servono regali per tutti gli invitati alle iniziative natalizie, ma anche persone disponibili ad aiutare per l'allestimento dei pranzi, che si terranno in una casa di riposo cittadina, in alcuni dormitori della città e nei locali attigui alla chiesa di San Lorenzo.
«Numerose persone - dice Walter Iannaccone, volontario della Comunità Sant'Egidio - hanno già offerto la propria disponibilità ad allestire i pranzi e a servire a tavola il 25 dicembre o nei giorni precedenti, ma stiamo cercando altri "volontari per un giorno" e ognuno può essere utile».
A pochi passi da piazza Castello, esattamente in via Palazzo di Città 4, si trova la sede della Comunità, dove i volontari saranno presenti, questa domenica dalle 15 alle 18.30 e sabato 19 e domenica 20 dalle 14.30 alle 19, per ricevere i regali che poi verranno consegnati ai bisognosi in occasione delle feste. In particolare sono molto graditi: generi alimentari (biscotti, panettoni, dolci natalizi morbidi, caffè), prodotti per la cura della persona (saponette, pettini, profumi, dopobarba, bagnoschiuma), vestiario invernale (sciarpe, foulards, guanti, cappelli, coperte, calze, calzettoni, camicie, tute, maglioni), oggetti da viaggio (zainetti, marsupi, ombrellini, borse). E poi agendine, portafogli, torce tascabili, radio portatili, walkman (con le relative pile).
Negli ultimi anni il numero dei senza tetto è aumentato, si tratta di persone con età e situazioni molto diverse. Uno sfratto, una tensione familiare che non si risolve, la perdita del lavoro, una malattia possono trasformare persone che fino a quel momento conducevano una vita "normale" in persone sprovviste di tutto. Per questo si possono incontrare anziani che hanno subito lo sfratto, adulti che dopo una separazione coniugale perdono ogni punto di riferimento, e sempre più spesso giovani senza lavoro. «Natale deve essere la festa di tutti - continua Walter -. Ovunque le famiglie si riuniscono, comprano regali da scambiarsi sotto l'albero, apparecchiano la tavola per la festa. Purtroppo anche nella nostra città ci sono tante persone rimaste sole o ammalate, per le quali il giorno che dovrebbe essere il più bello dell'anno, diventa il più triste». Il Natale dello scorso anno è stato vissuto nello spirito evangelico di amore per i poveri coinvolgendo decine di migliaia di persone in 60 paesi del mondo. Per offerte di collaborazione e informazioni telefonare al 333.6369702 oppure al 338.6140851 o allo 011.4338696 (segreteria telefonica) oppure rivolgersi agli indirizzi email: [email protected] o [email protected]
Gabriella Calorio
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