Dodici posti letto, in stanze da due: ovvero quanto di più simile a una casa per chi una casa vera ha dimenticato da tempa cos'è. Come Matheus, polacco trentenne trovato morto di freddo e di stenti vicino alla Coop della Laurentina, qualche anno fa. E' in sua memoria che è sorta, poco lontano la minuscola «città dei poveri» del XII Municipio, grazie alla collaborazione della Comunità di Sant'Egidio e delle parrocchie della zona.

I 3 container dipinti di bianco, riscaldati e forniti di docce, vengono montati sul piazzale accanto al supermercato Metro, sulla Laurentina, verso Trigoria, a inizio inverno e spariscono ai primi caldi, ormai da 4 anni.

«L'accoglienza è limitata, ma finora abbiamo fatto molto - spiega Barbara Cannelli, coordinatrice del progetto per Sant'Egidio - Compresa la soluzione di varie emergenze e il recupero di mamme e bambini dalla strada. Anzi, anche un paio di donne incinte che senza una casa avevano già deciso di abortire ci hanno ripensato». La differenza fra i container bianchi e altri centri di assistenza sta nel fatto, per Barbara Cannelli, che le stanze a 2 letti favoriscono la privacy, aiutando gli ospiti nella ripresa di una vita il più pdssibile regolare: «Possiamo ospitare coppie o mini nuclei familiari, anche se di giorno devono uscire per rientrare la sera». Dove li aspetta la cena, fornita a turno dalle parrocchie di zona: a coordinarle è don Giancarlo, parroco di S. Mauro abate.

Ma per l'anno prossimo potrebbero esserci grosse novità: «Vorremmo, anche con Sant'Egidio, rendere l' iniziativa stabile - annuncia Pasquale Calzetta, presidente del XII - Abbiamo già trovato dei locali, stiamo verificando la possibilità, spero di riuscirci per il prossimo inverno. Non penso ad una struttura enorme, troppo difficile da gestire, il modello resta questo, un modo valido di combattere il degrado e l'esclusione. Già almeno un paio dei nostri ospiti hanno trovato un lavoro fisso e una casa».