Comunità di Sant’Egidio, Guinea Conakry
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Circondato da un così gran numero di rappresentanti delle religioni, desidero portarvi buone notizie dall’Africa. L’Africa, per le cronache, é percepita ancora come un problema, anzi un ammasso di problemi. Dando voce a chi viene dall’Africa e a chi se ne occupa con profondo senso di solidarietà, vorrei dire che la realtà del mio continente è anche un’altra. C’e un’Africa di responsabili, di giovani e di poveri che collaborano insieme per costruire un futuro diverso, fatto di amicizia e responsabilita. E’ il nostro sogno sul continente: un’Africa non separata o evitata ma posta al centro delle preoccupazioini globali, un’Africa in cui si lavora per la pace, com’e accaduto recentemente per il mio paese la Guinea o per la Costa d’Avorio, ma anche per la salute, contro l’aids o per i diritti all’esistenza dei bambini. Un’Africa che vuole vivere e che vuole partecipare. Un’Africa che desidera risorgere dopo le lunghe guerre. Un’Africa di persone che si impegnano gratuitamente per gli altri, senza cedere allo spirito del materialismo per il quale tutto si dovrebbe vendere o comprare, anche la vita umana. Un’Africa che non vive più per se stessa, ripiegata nel suo pessimismo e vittimismo, ma che tende le mani a tutti per l’appuntamento del dare e del ricevere con gli altri continenti. Noi africani, non desideriamo un destino separato, rinchiusi nell’orgoglio e nel rancore, ma un destino comune lottando contro la rassegnazione. Vi chiediamo di non lasciarla sola, quest’Africa dei nostri desideri! Di non abbandonarla, di non cancellarla dai vostri impegni e dalle vostre agende. Rassegnarsi –lo sappiamo- e una tentazione per tutti, davanti a questo nostro mondo diviso, confuso e complicato. Lo spirito di questi giorni ci spinge verso un futuro diverso: vivere insieme, la pace e il dialogo diventino il modello del nostro mondo! L’Africa può superare l’abisso e vivere insieme con tutti gli altri continenti! Grazie a Sant’Egidio per avercelo mostrato! |