Il Burundi rischia di sprofondare in una guerra civile senza che molti se ne accorgano. Non si può ignorare la sorte di questo Paese africano che ha dimostrato, negli ultimi anni, la possibilità di una convivenza pacifica tra le etnie e i diversi partiti, nonostante il difficilissimo passato alle spalle. Né si può far finta di niente di fronte ad una gravissima crisi umanitaria che ha già creato 200mila sfollati e violenze ormai quotidiane.
Non dimentichiamo il Burundi! Ridiamo speranza a questo Paese che in grandissima maggioranza è stanco della guerra. Questa sera tutti a Santa Maria in Trastevere per una grande preghiera per la pace.
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