Nessuno è così povero da non poter aiutare un altro.
E' questo che hanno pensato alcune donne della comunità di Sant'Egidio di Ostia quando, circa due anni fa, accompagnando una loro amica, etiope, a visitare la sua famiglia,
hanno visto la condizione dei bambini di Wongi, un piccolo centro a 150 Km da Addis Abeba.
Un villaggio molto povero, dove i bambini sono tanti, ma non c'è neppure la scuola. Una condizione molto diversa da quella dei loro figli, e la sentono come una domanda di aiuto.
Insieme si possono fare cose che sembrano difficili: al ritorno a Roma, le famiglie della Comunità di Ostia hanno deciso di sostenere a distanza i bambini del villaggio di Wongi: per questo hanno coinvolto tanti amici, nel quartiere, in parrocchia, a dare una piccola quota, ogni mese.
E' stato possibile così costruire una scuola, che ha cominciato a funzionare alcuni mesi fa e oggi accoglie 60 bambini.
Ma la solidarietà è contagiosa e così, oltre a garantire il mantenimento della scuola, la Comunità si è fatta carico anche di sostenere un centro caritativo di Addis Abeba, dove padre Tommaso accoglie i più poveri: orfani, che vivono di elemosina, anziani, anch'essi mendicanti. In particolare, il centro aiuta le partorienti povere che non potrebbero permettersi di andare in ospedale e darebbero alla luce i loro bambini in strada, con evidente pericolo per sè e per i loro bambini. Qui le donne vengono accolte e curate e se necessario, si assicura il ricovero in una struttura adeguata.
Ognuno ha trovato il modo di inserirsi in questa avventura di solidarietà. Anche gli anziani, contenti di contribuire anche con poco a dare una "pensione"a chi non può contare su alcun sistema assistenziale. Questo ha permesso di sostenere la realizzazione di un centro di accoglienza dove hanno trovato posto 20 anziani poveri. |