E' passato un anno dal 26 dicembre 2004, il giorno in cui una terribile onda anomala - lo tsunami - ha colpito e devastato le coste del Sudest asiatico, seminando distruzione e morte.
La Comunità di Sant'Egidio è stata vicina alle popolazioni colpite immediatamente dopo lo tsunami, con aiuti di emergenza e, in un secondo momento, con progetti di ricostruzione, che si sono concentrati in particolare nel sud dell'India e in Indonesia.
In questo anno, grazie ad un vasto movimento di solidarietà, la Comunità ha potuto intervenire in maniera concreta in molte situazioni: siamo stati tra i primi ad arrivare sui luoghi colpiti, sia in India che in Indonesia, grazie alla presenza di Comunità di Sant'Egidio locali, ma abbiamo anche cercato di ofrire un sostengo per la ripresa della vita.
Oggi, ad un anno dalla tragedia, sono molti gli interventi portati a termine, mentre continua la presenza accanto alle popolazioni colpite: sono state riabilitate 8 scuole (4 in India e 4 in Indonesia), riavviata la pesca nei villaggi del Tamil Nadu, sostenuti a distanza oltre 500 bambini, soccorse decine di migliaia di persone nei villaggi più inaccessibili delle Isole Nias, avviata la ricostruzione di scuole e interi villaggi. A questo vanno aggiunte tante altre iniziative, piccole e grandi (corsi per insegnanti, acquisto di piccoli mezzi di locomozione o di utensili per la ripresa del lavoro, ausili per disabili), che hanno permesso a tante persone, a cui lo tsunami aveva portato via casa affetti e- spesso - la salute fisica, di riprendere a vivere e a guardare al futuro. Inoltre, con il programma "Adottiamo una scuola nel Sud Est Asiatico" è stato possibile aiutare anche zone limitrofe a quelle toccate dallo tsunami, dove la povertà è un fenomeno endemico e grave.
Gli interventi si sono svolti in tre fasi: dopo l'emergenza e il sostegno a medio termine, oggi siamo nel pieno della ricostruzione. Nel Tamil Nadu sono 16 i villaggi in cui la Comunità sta operando e uno di questi, Singithurai, verrà ricostruito interamente. Anche a Banda Aceh, la zona più colpita dallo tsunami, è iniziata la costruzione di una scuola che servirà tre villaggi completamente distrutti dal maremoto.