Il 13 marzo è iniziata l’attività di un nuovo centro DREAM a Conakry, in Guinea, un paese di nove milioni e mezzo di abitanti sulla costa occidentale dell’Africa.
E’ il primo centro interamente gestito da DREAM dell’Africa francofona che rappresenta l’ulteriore concretizzarsi di un sogno largo di speranza e di vita che coinvolge oggi anche la Guinea e i guineani dopo aver toccato e cambiato il destino di tanti uomini e di tanti donne in Mozambico, in Tanzania, in Malawi, in Kenya.
Questo nuovo centro DREAM è un’ulteriore espressione dell’amore di Sant’Egidio per l’Africa. Ma è anche il frutto dell’impegno preso nel novembre 2004, quando la Comunità di Sant’Egidio ha ricevuto, appunto per la sua lotta contro l’AIDS in Africa, il premio Balzan per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli. In quell’occasione, ricevendo il premio, era stato annunciato che la somma collegata sarebbe stata devoluta per l’attivazione della terapia antiretrovirale nella Guinea Conakry. Ed è quanto è avvenuto. La struttura aperta nella capitale guineana è stata acquistata e messa in grado di funzionare proprio con i fondi del premio allora ricevuto dalla Comunità.
Questi mesi di progettazione e di lavoro hanno dato vita ad un centro grande e bello, una struttura di eccellenza, un polo di riferimento per eventuali progetti simili nell’Africa occidentale, la testimonianza che è possibile e doveroso curare allo stesso modo europei ed africani, perché la resurrezione dei malati di AIDS annunci anche la resurrezione di tutto un continente.
Il nuovo centro comprende infatti da un laboratorio di biologia molecolare, gestito dai biologi e dai tecnici di laboratorio guineani formatisi nei mesi scorsi, un’ala in cui iniziare e portare avanti il programma di prevenzione della trasmissione verticale (madre-figlio) dell’infezione da HIV, un’altra ala per la somministrazione della terapia antiretrovirale ai malati, adulti e bambini, delle sale di attesa, una piccola sala per attività di formazione, un ufficio, un magazzino per la supplementazione nutrizionale.
I malati che sono entrati nel nostro centro in questi giorni, sono rimasti stupiti che una tale struttura, così funzionale e moderna, fosse anche così accessibile e gratuita. A tutti è sembrato come un miracolo dell’amore, un frutto eccezionale delle energie che si sprigionano quando si sogna insieme, europei ed africani.
L’apertura del centro DREAM di Conakry costituisce una bella e significativa apertura alla speranza in un paese che è stato importante per tutta l’Africa francofona, soprattutto negli anni della lotta per l’indipendenza. Grazie a DREAM, e alla speranza di cui è portatore, la Guinea può di nuovo porsi oggi come un punto di riferimento, un luogo verso cui tanti africani possono volgersi per intravedere un futuro diverso per sé e per i propri figli. |